Detrazione fiscale stufa a pellet

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Detrazione fiscale stufa a pellet

Vuoi modificare l’impianto di riscaldamento? Ecco come ottenere la detrazione fiscale stufa a pellet per ristrutturazioni e risparmio energetico. Scopri a chi spetta e come richiederla. Serve una mano? Chiedi a un professionista di Instapro.

Cos’è la detrazione fiscale stufa a pellet 

La detrazione fiscale stufa a pelletè uno sconto sull’Irpef che puoi ottenere in caso di installazione di un generatore di calore a biomassa. Ecco come funziona.

Se hai in mente di ristrutturare casa e sostituire l’impianto di riscaldamento, devi sapere che lo Stato prevede numerose agevolazioni. Una di queste è la detrazione fiscale per l’installazione e posa in opera di una stufa a pellet o altre biomasse. Ti spieghiamo perché. L’obiettivo è incoraggiare i cittadini a valorizzare gli immobili esistenti, invece di costruirne di nuovi consumando suolo. Inoltre, per contenere l’inquinamento, si favorisce l’installazione di caldaie e impianti di riscaldamento alimentati a risorse ecologiche. Tra queste c’è il pellet, una biomassa generata da materiale organico di scarto come legno, noccioli di olive e frutti, potature e così via.

Vediamo come funziona la detrazione fiscale e quali sono le altre agevolazioni che potresti ottenere.

Tipologie di detrazioni fiscali stufa a pellet e altri bonus

Il Testo unico delle imposte sui redditi (Dpr 917/86) e la legge di bilancio del Governo prevedono uno sconto fiscale per chi esegue lavori di ristrutturazione. Lo sconto non è altro che un rimborso, calcolato in base al reddito e alle spese sostenute. Ci sono due opzioni: ottenere il recupero in 10 anni con la dichiarazione dei redditi, oppure ricevere uno sconto immediato in fattura sull’acquisto e installazione della stufa a pellet. Ma esistono anche altre tipologie di agevolazione. Ecco le più importanti.

  • Detrazione per risparmio energetico

Gli interventi o ristrutturazioni volti all’efficienza energetica dell’edificio vengono “premiati” con una detrazione al 50% di Irpef e Ires (percentuale che sale al 65% per i lavori svolti prima del 2018). Questo significa che possono usufruirne non solo le persone fisiche, ma anche chi percepisce reddito da società. Per l’installazione e posa in opera di stufe a pellet, il bonus massimo riconosciuto si attesta a €30.000.

  • Detrazione per ristrutturazione

Se l’installazione della stufa a pellet rientra in un intervento di ristrutturazione, la detrazione fiscale riconosciuta è del 50%, applicabile solamente all’Irpef cioè alle persone fisiche. In questo caso, lo sconto viene calcolato su un importo di spesa non superiore ai €96.000 annui.

  • Iva agevolata

Sulle spese si acquisto di beni finiti e servizi viene applicata un’aliquota Iva ridotta: il 22% passa al 10% e il 10% passa al 4%.

Dicevamo che la detrazione fiscale viene rimborsata in 10 quote annuali di pari importo. Ma se, invece, si volesse ottenere uno sconto immediato? È possibile, ma viene riconosciuto solamente alle opere di risparmio energetico invernale. Se ti spetta l’ecobonus, quindi, puoi richiedere uno sconto in fattura ai fornitori, che saranno successivamente rimborsati dallo Stato.

Tornando alla detrazione “tradizionale”, è utile sapere che i condomini godono di agevolazioni ulteriori, come un bonus del 75% se l’installazione dei nuovi impianti di climatizzazione va a migliorare notevolmente le prestazioni energetiche dell’immobile, in base agli standard fissati dalle Linee guida nazionali per la certificazione energetica del 2015. Ma scopriamo se hai diritto alla detrazione.

Chi ha diritto alla detrazione fiscale stufa a pellet

Ottenere la detrazione fiscale per stufa a pelletnon è complesso, perché si tratta di un intervento altamente qualificante per l’edificio. Ma il richiedente deve essere in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge.

  1. Capienza fiscale

La persona che richiede il bonus, deve avere un reddito superiore al valore dello sconto fiscale che gli spetta.

  1. Pagamenti con bonifico parlante

Il richiedente deve aver provveduto personalmente al pagamento delle spese per i lavori. Il metodo di pagamento riconosciuto è il bonifico parlante (che vedremo tra poco).

  1. Diritti di godimento sull’immobile

Il soggetto che fa domanda per il bonus può essere: proprietario o nudo proprietario, affittuario, comodatario, usufruttuario, coniuge o convivente del proprietario, parente del proprietario, ex coniuge a cui è stata assegnata la casa.

Se hai dubbi sui requisiti, puoi chiedere la consulenza di un esperto, oppure approfondire sul sito dell’[Agenzia delle Entrate](www.agenziaentrate.gov.it.

Come richiedere la detrazione fiscale per stufe a pellet

Per fare domanda per le detrazioni fiscali sulle stufe a pellet servono due cose: la dichiarazione dei redditi e una comunicazione all’ENEA. Prima di tutto, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, bisogna trasmettere le informazioni sull’intervento all’ENEA per il controllo dei requisiti energetici. Se la stufa a pellet risulta in linea con gli standard, allora potrai ottenere l’ecobonus. In caso contrario, riceverai la detrazione Irpef per ristrutturazione.

Poi, quando è il momento di fare la dichiarazione dei redditi, dovrai segnalare la realizzazione dell’intervento. Come? Basta riportare i dati catastali e specificare quali spese si sono sostenute. L’Agenzia delle Entrate provvederà ad analizzare il tuo 730 o ex modello Unico e, eventualmente, a erogare la detrazione.

Trova un professionista qualificato per installare la stufa a pellet 

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Consigli da seguire assolutamente

Spiegata la procedura e i requisiti per ottenere la detrazione fiscale stufa a pellet, vogliamo darti qualche indicazione in più. Vedrai che torneranno utili.

Per prima cosa, facciamo una considerazione oculata. Se installi una stufa a pellet ad alte prestazioni, puoi ottenere il bonus risparmio energetico e, quindi, richiedere uno sconto immediato, invece che la detrazione ripartita su 10 anni.

Nel caso di un apparecchio fondamentale come la stufa o caldaia per il riscaldamento, la tecnologia è importante. Scegli bene la tipologia di stufa a pellet tra quelle canalizzate, alimentate a policombustibili, con canna fumaria a scomparsa e così via. Puoi informarti leggendo la nostra guida sulle stufe a pellet.

Infine, un’indicazione importantissima: come compilare il bonifico parlante. Per pagare i lavori, compila il bonifico inserendo nella causale questa dicitura: Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986. Poi, scrivi data e numero fattura del fornitore, partita Iva o codice fiscale. Non dimenticare di includere anche il tuo nome e codice fiscale.

Dizionario sulle detrazioni fiscali

  • Irpef: è la tassa che colpisce i redditi delle persone fisiche, e viene calcolata sulla base del livello di reddito.
  • Ires: è la tassa diretta a chi percepisce reddito da società, quindi le imprese costituite in questa forma giuridica.
  • ENEA: è l’ente incaricato di verificare i lavori finalizzati al risparmio energetico. Esistono standard ben precisi per classificare le prestazioni degli immobili, quindi, è necessario sottoporsi al “test” per verificare se i lavori sono idonei.

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