Ristrutturazione bagno detrazione

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Ristrutturazione bagno detrazione: in cosa consiste?

Per i lavori di ristrutturazione bagno la detrazione ti permette di recuperare una parte delle tasse versate al momento del pagamento delle spese.

Avrai sentito parlare spesso del bonus lavori in casa, quella misura del Governo che prevede incentivi e agevolazioni sulla ristrutturazione edilizia nelle abitazioni private e nei condomini. La detrazione per ristrutturazione bagno rientra in questa categoria di bonus.

In linea generale, la detrazione fiscale per ristrutturazione edilizia consiste nel recupero Irpef al 50% in 10 anni, con un versamento di quote di pari entità. Ma l’argomento è un po’ più complesso: è sempre concessa la detrazione fiscale quando si ristruttura il bagno? Ti aiutiamo a fare chiarezza.

Cosa devi sapere su ristrutturazione bagno e detrazioni

Ok, sei in procinto di fare la ristrutturazione bagno: detrazione assicurata? Solo in alcuni casi specifici. Per legge, vengono agevolate esclusivamente le opere straordinarie. Che cosa significa? Che se il rifacimento del bagno consiste nel tinteggiare le pareti, sostituire sanitari e rubinetteria, non puoi richiedere la detrazione perché gli interventi in questione rientrano nella manutenzione ordinaria.

Allora, quali sono le opere ammesse al bonus ristrutturazione? Ti elenchiamo qualche esempio:

  • realizzazione di un nuovo bagno;
  • rifacimento completo del bagno con modifiche murarie (es.: ampliamenti, spostamento di pareti, trasformazione di locali in bagno…);
  • rifacimento dell’impianto idrico o sostituzione di un tratto di tubature;
  • interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, come la creazione di un bagno per disabili;
  • sostituzione di caldaie con modelli a risparmio energetico, scaldacqua a pompa di calore, caldaia a biomassa, caldaia a condensazione;
  • sostituzione di infissi e serramenti.

Come puoi vedere, per la ristrutturazione bagno la detrazione viene concessa solo quando vengono realizzate delle opere di rinnovamento più vaste e significative della semplice sostituzione piastrelle. Ma la buona notizia è che puoi detrarre tutte le spese relative ai lavori, dall’acquisto di beni significativi (sanitari, rivestimenti, impianti…) fino ai costi delle imprese edilizie e gli oneri amministrativi. Ecco allora, quali sono le detrazioni fiscali per la ristrutturazione del bagno.

  • Bonus ristrutturazione edilizia: detrazione Irpef 50% su costi non superiori ai €96.000 all’anno per ciascun immobile.
  • Bonus mobili: detrazione Irpef 50% sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe A+ o superiore (lavatrici, asciugatrici, caldaie…) su una spesa entro i €10.000.
  • Iva agevolata: applicazione dell’aliquota ribassata al 10% su servizi (es.: progettazione, costruzione) e beni (sanitari, rubinetteria).
  • Ecobonus: detrazione Irpef o Ires 50% o 65% a seconda del risparmio energetico prodotto dall’intervento (es.: caldaia a condensazione, pannelli solari, pompa di calore…).

Ristrutturazione bagno: i beneficiari della detrazione

Vediamo adesso chi può richiedere la detrazione sulla ristrutturazione del bagno. Gli sgravi fiscali spettano, in primo luogo, a chi si fa carico delle spese. Per esempio, se affitti un appartamento e l’inquilino restaura il bagno, la detrazione spetterà a lui in quanto soggetto pagante.

Da questo esempio avrai intuito che la detrazione fiscale ristrutturazione bagno non spetta solo al proprietariodell’immobile. Ecco tutti i soggetti che possono fare domanda: proprietario o nudo proprietario, locatario, comodatario, parente entro il terzo grado e affine entro il secondo, coniuge del proprietario, convivente del proprietario anche in caso di unione civile, ex coniugi proprietari o assegnatari dell’immobile.

Infine, è necessario chiarire che per richiedere il bonus ristrutturazione occorre avere i requisiti di reddito. I soggetti incapienti (con reddito inferiore all’importo della detrazione) vengono automaticamente esclusi dal beneficio.

Ristrutturazione bagno detrazione fiscale: come richiedere il bonus

Per fare domanda per i bonus non è necessario compilare alcun modulo. L’unica cosa da fare è presentare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi. Quindi, occorre compilare il modello 730 inserendo le voci di spesa per il rifacimento bagno e indicare i dati catastali della casa (o estremi di registrazione dell’atto). Se il richiedente è in possesso di tutti i requisiti, potrà detrarre l’Irpef dalla dichiarazione dei redditi in 10 quote annuali di pari importo.

Ma quali sono tutti i requisiti necessari? Oltre a quelli spiegati nel paragrafo precedente, ci sono altre richieste. Prima su tutte, avere le carte in regola con permessi e autorizzazioni. Inoltre, è necessario poterdimostrare i pagamenti effettuati, per questo l’unico mezzo riconosciuto è il bonifico bancario o postale. Per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, invece, è consentito anche il pagamento con carta di credito, carta di debito e rateizzazione.

Per ultimo, ricordiamo che i lavori volti al risparmio energetico vanno segnalati all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori. E, se richiesto, prima di cominciare a rifare il bagno o altre ristrutturazioni, va inviata la comunicazione di inizio lavori all’Asl.

Scegli il professionista migliore per rifare il bagno

Se hai in programma di rinnovare la casa e ristrutturare il bagno, la cosa migliore da fare è affidarti a uno specialista. La detrazione fiscale non viene riconosciuta se i lavori non vengono commissionati a una ditta specializzata.

Per fortuna, su Instapro puoi trovare una ditta per ristrutturare il bagno in pochi click. Le imprese iscritte al nostro portale sono controllate una ad una e tutte certificate. Puoi scoprire chi si occupa di ristrutturazione bagno nella tua zona e richiedere gratuitamente dei preventivi, comparare i profili e le offerte, leggere le recensioni dei clienti. Per trovare la ditta perfetta basta poco.

In più, i professionisti potranno darti informazioni utili su ristrutturazione bagno e detrazione fiscale prevista per il tuo caso. Perché non provare?

Consigli da seguire assolutamente

Come avrai capito, in caso di ristrutturazione bagno, le detrazioni fiscali non sono assicurate: i requisiti sono molto rigidi e le pratiche abbastanza complesse. Perciò, vogliamo darti qualche consiglio da seguire per ottenere i bonus.

  • Come compilare il bonifico

Il bonifico parlante è la modalità di pagamento richiesta per l’ottenimento della detrazione. La causale deve riportare la dicitura: bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986. Inserisci gli estremi del fornitore: numero fattura, data di emissione, servizio, partita iva o codice fiscale. Inserisci anche i tuoi dati: nome e codice fiscale.

  • Conserva la documentazione

Archivia con cura tutti i documenti relativi alla ristrutturazione: ricevute dei bonifici, fatture dei fornitori, atti condominiali (se del caso). E non dimenticare la documentazione relativa all’immobile: come pagamenti IMU, atti catastali, concessioni o autorizzazioni amministrative...

  • Documenta i lavori

Fai delle fotografie prima, durante e dopo la ristrutturazione del bagno. Potrebbero servire per certificare l’esecuzione dei lavori.

  • Consulta il sito dell’Agenzia delle Entrate

Nel sito dell’Agenzia delle Entrate trovi informazioni dettagliate sul bonus ristrutturazioni. Inoltre, l’ADE pubblica costantemente aggiornamenti su eventuali modifiche alle normative in vigore.

Ristrutturazione bagno detrazione: glossario tecnico

  • Ristrutturazione edilizia: è una pratica edilizia che prevede la trasformazione totale o parziale di un edificio o di parte di esso. Può comprendere, ad esempio: demolizione, ricostruzione, costruzione servizi igienici...
  • Detrazione fiscale: rimborso delle imposte che il cittadino versa con il pagamento di beni e servizi. Nel caso del bonus ristrutturazione bagno, la detrazione viene recuperata al 50%.
  • Irpef: Imposta sul reddito delle persone fisiche che risiedono in Italia e colpisce i redditi prodotti sul territorio nazionale o straniero.
  • ENEA: Agenzia nazionale che controlla le opere di risparmio energetico e verifica se rispondono ai requisiti di legge previsti.

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