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È ora di cambiare porte e finestre? Potresti ottenere la detrazione fiscale serramenti per i lavori in casa, condominio o azienda. A chi spetta il bonus e come si ottiene? Scoprilo con la nostra guida completa. E se hai bisogno, noi di Instapro possiamo darti una mano.
Se hai ristrutturato casa o stai per farlo, ti interesserà la detrazione fiscale serramenti, cioè un recupero parziale delle imposte versate allo Stato. Vediamo in cosa consiste l’agevolazione.
Il bonus consente di portare in detrazione le spese sostenute per la ristrutturazione o riqualificazione energetica di un immobile, ottenendo un rimborso delle tasse in 10 anni o uno sconto immediato, a seconda dei casi. Le spese detraibili sono: consulenze, progettazione, sopralluoghi, oneri amministrativi, compensi professionali, manodopera, acquisto di beni e servizi.
La detrazione fiscale si applica a un’ampia tipologia di interventi, tra cui la sostituzione e installazione di nuovi serramenti e infissi, ad esempio finestre, persiane, porte, schermature e così via. Quanto vale la detrazione fiscale e quando si può richiedere? Lo vediamo subito.
La normativa di riferimento (art. 16 bis del Dpr 917/86) e l’ultima Legge di stabilità varata dal Governo definiscono con chiarezza il quadro dell’agevolazione. Esistono due tipi di detrazioni fiscali serramenti, oltre a una serie di altre agevolazioni che puoi vedere nel sito dell’Agenzia delle Entrate.
Ai contribuenti che ristrutturano spetta il 50% di detrazione fiscale Irpef, sia per i lavori in casa che sulle parti comuni dei condomini (es.: sostituzione di finestre della scala condominiale). Lo sconto viene riconosciuto su un massimo di spesa pari a €96.000 all’anno a immobile. Se cambi i serramenti in una abitazione singola, hai diritto alla detrazione quando apporti un’innovazione (estetica o tecnologica). Per gli interventi rivolti ai condomini, si ammettono a beneficio le manutenzioni ordinarie, quindi sostituzioni e riparazioni senza modifiche.
Quando la modifica di porte e finestra porta al miglioramento delle prestazioni energetiche, allora c’è la possibilità di richiedere l’ecobonus, sempre nella misura del 50%. Viene riconosciuto sull’Irpef e sull’Ires, quindi anche sui redditi delle società e non soltanto delle persone fisiche. In questo caso, non viene imposto un vero limite di spesa, ma solo un limite alla soglia di detrazione, che non può superare i €60.000 annui.
Il Governo prevede molte altre misure per incentivare la valorizzazione del patrimonio edilizio, tra cui detrazione degli interessi dei mutui per ristrutturazioni e detrazioni maggiorate per condomini che raggiungono le massime classi energetiche. Un’agevolazione di largo interessa è l’Iva ridottache viene applicata con un’aliquota al 10% (invece del 22%) sulle spese per acquisti, prestazioni professionali, manodopera e così via.
La detrazione fiscale serramenti viene applicata nei casi appena descritti e per una vasta casistica di interventi. Dalle opere ad alto contenuto tecnologico, come i serramenti monoblocco per l’isolamento termico e acustico o le serre bioclimatiche, fino alla sostituzione dei semplici serramenti in alluminio o legno con un modello più recente.
Dato per assodato tutto questo, quali requisiti servono per ottenere l’agevolazione? Per prima cosa, bisogna sostenere le spese di ristrutturazione o riqualificazione energetica. Il soggetto che richiede il beneficio deve coincidere con chi ha sostenuto l’esborso, tranne nei casi in cui è possibile cedere la detrazione fiscale. Altro attributo necessario è la capienza fiscale, cioè essere un contribuente che versa le imposte per importi superiori al valore della detrazione fiscale spettante.
Assolti questi requisiti, possono richiedere la detrazione fiscale serramentii proprietari o nudi proprietari dell’immobile interessato dai lavori, ma anche le persone che godono di un diritto personale o di utilizzo, come locatari e comodatari, coniugi dei proprietari o conviventi (anche nell’unione civile), parenti e affini, soci dell’azienda a cui è intestato l’immobile.
In fase di dichiarazione dei redditi si può fare richiesta delle agevolazioni previste dalla legge. C’è solo bisogno di compilare debitamente il documento contabile, che sia il 730 o un altro modello previsto per la tua tipologia. Nella dichiarazione dei redditi, che puoi fare in autonomia o con l’aiuto di un consulente, dovrai segnalare tutte le spese effettuate per la realizzazione delle opere, indicando i riferimenti dell’immobile.
Nel caso di interventi finalizzati al risparmio energetico, quindi soggetti all’ecobonus, devi anche trasmettere le informazioni sui lavori all’ENEA, l’ente incaricato di verificare il raggiungimenti dei requisiti energetici. La comunicazione va fatta entro 90 giorni dal termine dei lavori.
Per provare di aver saldato i pagamenti, dovrai effettuare bonifici bancari o postali parlanti. Per compilare un bonifico parlante, occorre scrivere nella causale il riferimento alla normativa sulla detrazione fiscale (Testo unico delle imposte sui redditi del 1986) e indicare ulteriori informazioni: numero e data fattura emessa dal fornitore, dati fiscali del fornitore, nome e codice fiscale di chi paga e quindi richiede la detrazione.
Per la tua casa vuoi solo il meglio? La ristrutturazione è una grande occasione per valorizzare il tuo immobile, per incrementarne il valore e rendere l’abitazione più vivibile. Avrai bisogno di un consiglio fidati sulla tipologia di serramenti da installare e professionisti qualificati per realizzare l’intervento.
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Se pensi di avere i requisiti necessari per richiedere la detrazione fiscale serramenti, allora, ti conviene seguire la procedura con molta attenzione e, possibilmente, farti seguire da un professionista. Ti diamo qualche consiglio per ottenere il bonus.
La detrazione fiscale si applica ai serramenti e anche agli infissi. Dopotutto, non possono esistere separatamente. Spesso si fa confusione e si utilizzano i due termini in maniera indistinta. Anche se ci si riferisce comunque a porte e finestre, la differenza è sostanziale. L’infisso è la parte fissata al muro, quella su cui viene installato il serramento, che è l’elemento mobile.
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