Piano casa 2019: come funziona e quali sono le norme regionali

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Il Piano Casa prende vita col D. Lgs. n. 112 del 25 giugno 2008 ed entra in vigore il 1° aprile 2009. Si tratta di un insieme normativo regionale destinato a regolare l’ampliamento e la ricostruzione delle abitazioni. Inizialmente la scadenza era stata fissata nel dicembre 2010, ma una serie di proroghe lo hanno prolungato in molte zone del nostro Paese tanto che in alcune regioni è diventato strutturale.

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Cos'è il piano casa 2019

In cosa consiste questo pacchetto di norme? Sia che si parli di Piano Casa Veneto, che di Piano Casa Campania, o ancora di Piano Casa Lazio ci troviamo difronte a direttive regionali - in linea con i parametri nazionali vigenti in materia edilizia - che regolano l’ampliamento di un edificio. In pratica la Regione che applica il Piano Casa regala del volume - sia esso un allargamento in superficie piana, che in piano sopraelevato - purché sia rispettate determinate procedure. Inizialmente erano stati fissati degli standard volumetrici pari alla maggiorazione del 20% per gli ampliamenti e fino al 35% per le ricostruzioni. Nel corso delle successive proroghe e delle applicazioni territoriali, ogni regione ha poi aggiustato il tiro a seconda delle esigenze sociali - per esempio alloggi popolari - e della necessità di riqualificazione edilizia.

Per rientrare nel Piano Casa ogni intervento necessita di un progetto edilizio supportato da una DIA (Denuncia di Inizio Attività), o comunque dal nulla osta edilizio dello specifico Comune.

Come funziona e quando scade il piano casa

Trattandosi di una normativa delegata a leggi regionali, il Piano Casa 2019 presenta una situazione molto eterogenea. Sia per quanto riguarda i coefficienti volumetrici concessi, ovvero quanto è possibile ingrandire o alzare un’abitazione; sia per l’elenco delle tipologie di edifici ammessi nel piano; sia per quanto riguarda la scadenza. In alcune zone, come per esempio il Piano Casa Campania, si è fissata la prossima scadenza a dicembre 2019; in altre come è il caso del Piano Casa Lazio non è stata concessa nessuna proroga; in altre ancora, vedi il Piano Casa Piemonte, la situazione è in divenire.

Ecco uno schema con la scadenza regione per regione e alcune indicazioni di massima sulle principali novità introdotte a livello locale.

Scadenza Piano Casa 2019: elenco regioni

  • Abruzzo- 31 dicembre 2019
  • Basilicata- indeterminato
  • Calabria- 31 dicembre 2020
  • Campania- 31 dicembre 2019. Il Piano Casa Campania ha introdotto alcune novità, in particolare l'estensione dei permessi di ampliamento per immobili di uso abitativo anche non accatastati come prima casa. Per gli edifici residenziali che non sono superiori a 1.500 metri cubi e sono disposti su non più di tre piani, il bonus volumetrico è pari al 20%. Inoltre chi demolisce un immobile situato in zona a rischio sismico, eruttivo, o idrogeologico e ricostruisce altrove l'aumento di volume è pari al 50%.
  • Emilia Romagna
    • nessuna proroga
  • Friuli Venezia Giulia
    • indeterminato
  • Lazio
    • nessuna proroga, infatti il Piano Casa Lazio è stato riassorbito dalla legge regionale n.7/2017 che prevede premi volumetrici fino al 40% nell'ambito di programmi di riqualificazione edilizia, adeguamento normativo, migliorie energetiche e strutturali.
  • Liguria- indeterminato
  • Lombardia- nessuna proroga
  • Marche
    • 31 dicembre 2020
  • Molise- 31 dicembre 2020
  • Piemonte- in attesa determinazione. Il Piano Casa Piemonte è in attesa di essere deliberato. Ancora non è chiaro infatti se verrà prorogata la scadenza del 31 dicembre 2018. La Regione Piemonte aveva preso tempo con l'intenzione di sostituire il Piano Casa con la legge regionale 16/2018 relativa alla stessa materia: riuso e riqualificazione urbana. Il Governo centrale ha però bloccato la suddetta norma regionale per alcuni punti di presunta incostituzionalità. Sembrerebbe che la situazione sia prossima a sbloccarsi non appena i punti controversi della legge 16/2018 saranno modificati.
  • Puglia- 31 dicembre 2019
  • Sardegna- 30 giugno 2019
  • Sicilia- 31 dicembre 2020
  • Toscana- 31 dicembre 2020
  • Provincia di Bolzano - indeterminato
  • Provincia di Trento
    • mai introdotto
  • Umbria
    • indeterminato
  • Valle d’Aosta
    • indeterminato
  • Veneto
    • indeterminato. Ad aprile 2019 il Piano Casa Veneto è stato inglobato dalla Legge Regionale 14/2019 le cui finalità sono quelle di riqualificazione del tessuto urbano e della dotazione edilizia, ma anche dell'abbattimento dello sfruttamento del suolo con obiettivo consumo zero nell'anno 2050. In linea generale il plus volumetrico degli edifici è fissato al 15% con parametri molto rigidi, per esempio devono essere installate fonti energetiche rinnovabili e deve essere garantito un efficientamento tale che la parte ampliata dovrà rientrare negli standard della classe A1. La percentuale sale al 35% nei seguenti casi: adozione di misure antisismiche, isolamento termico, isolamento acustico, smaltimento di eventuali residui di amianto, rimozione barriere architettoniche, utilizzo di tecnologie con uso di fonti rinnovabili e con potenza erogata superiore a 3 kW etc.
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Un piano per ogni Regione, ma per te funziona?

Riferire le singole variabili regionali del Piano Casa 2019 è praticamente impossibile. La ricerca online per informarti, nella fase di studio iniziale, è il modo migliore per cominciare. Utilizzando lo schema con le scadenze potrai capire se nella tua Regione è ancora in attuazione, oppure se ci sono leggi regionali sostitutive. Dopodiché il consiglio è quello di rivolgerti ad un professionista per una consulenza operativa.

Sono infatti necessarie alcune operazioni preliminari che richiedono: abitudine nell'uso di strumenti tecnici, capacità di lettura dei dati e molto tempo. La prima è una valutazione catastale, ovvero lo studio degli aspetti tecnico-urbanistici dell'immobile e della zona nella quale è situato. In seconda battuta, qualora sussistano le condizioni, il professionista da te scelto si occuperà della redazione e della presentazione del progetto e delle pratiche burocratiche.

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