Bonus ristrutturazione

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Bonus ristrutturazione spiegato punto per punto

Ecco la guida completa al bonus ristrutturazione edilizia per casa e condominio. Scopri quali sono le detrazioni previste, come funzionano, come si fa domanda e consigli mirati per non sbagliare. Serve aiuto? Lo trovi su Instapro.

Cosa è il bonus ristrutturazione e come funziona

Il bonus ristrutturazioneè un’agevolazione che permette di detrarre il 50 o 65 per cento delle imposte sul reddito versate per ristrutturare un’abitazione o parti comuni di un condominio.

Il vantaggio delle detrazioni fiscali sulla ristrutturazione è poter recuperare buona parte delle tasse: riduce la pressione fiscale sui cittadini e incoraggia a mantenere il patrimonio edilizio in buono stato. Il bonus ristrutturazione è stato introdotto nel 1986 dal Testo unico delle imposte sui redditi, ma negli ultimi anni il Governo ha potenziato gli incentivi. Se prima si poteva detrarre fino al 36% su un importo di spesa massima di €48.000, adesso le detrazioni fissate dalla Legge di stabilità permettono di detrarre il 50% o 65% (a seconda dei casi) su un importo massimo di €96.000.

Secondo le disposizioni dell’Agenzia delle Entrate, il bonus ristrutturazioni prevede un rimborso dell’Irpef in 10 quote annuali. Gliimporti ammessi al beneficio riguardano varie operazioni legate alla ristrutturazione edilizia e non, come compensi per prestazioni professionali, acquisto di beni e servizi, spese amministrative.

È possibile richiedere ilbonus lavori in casa per le opere effettuate entro il 31 dicembre 2019 e, in alcuni casi, anche per opere realizzati entro il 2021. Vediamo nel dettaglio come funziona il bonus ristrutturazioni edilizie 2019.

I bonus ristrutturazione previsti dall’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate, in linea con le normative di riferimento, prevede una serie di detrazioni fiscali per le persone fisiche e giuridiche che interessano un ampio ventaglio di opere. Ecco tutte le tipologie di bonus ristrutturazione.

  • Detrazione Irpef del 50%

Nelle singole unità abitative si applica alle ristrutturazioni edilizie, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo. Per i lavori che riguardano le parti comuni dei condomini, si applica ai casi appena elencati e anche agli interventi di manutenzione ordinaria. Il tetto massimo di spesa consentito è di €96.000 a immobile all’anno.

  • Bonus efficienza energetica

Per i lavori finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio, il bonus ristrutturazione si “converte” in ecobonus, con agevolazioni maggiori rispetto allo standard. Questo beneficio si applica alle abitazioni, alle parti condivise dei condomini e anche agli edifici aziendali. Possono richiederlo persone fisiche o giuridiche, infatti la detrazione riguarda sia l’Irpef che l’Ires (imposta sui redditi delle società) nella misura del 50% o 65%, a seconda del tipo di intervento realizzato. Non è previsto un limite massimo di spesa, ma solo una quota massima di rimborso, che varia in base alle opere realizzate.

  • Bonus mobili e grandi elettrodomestici

È possibile richiedere un rimborso Irpef al 50% anche sull’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici ad alte prestazioni energetiche (almeno classe A+ o A per i forni). Questa agevolazione si applica solo quando la sostituzione dei mobili coincide con la ristrutturazione. La spesa massima consentita è di €10.000.

Oltre ai bonus ristrutturazione, vogliamo ricordati un’altra misura molto importante. Su tutti i servizi e beni acquistati, hai diritto all’aliquota Iva ridotta, che è del 10% invece che 22%. Puoi approfondire l’argomento sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Ma ti promettiamo che in questa guida c’è già tutto quello che devi sapere.

Chi può richiedere le detrazioni fiscali sulla ristrutturazione

Anche se non sei il proprietario di casa, potresti ottenere la detrazione fiscale. Infatti, il bonus ristrutturazione viene riconosciuto a diversi soggetti: gli inquilini in affitto o comodatari, usufruttuari, nudi proprietari, conviventi di proprietari, ex coniugi assegnatari dell’immobile, parenti entro il terzo grado, soci di azienda ecc. Tuttavia, per poter ottenere le agevolazioni è indispensabile aver sostenuto di persona le spese per i lavori di ristrutturazione.

Possono richiedere la detrazione fiscale Irpef anche gli acquirenti delle abitazioni che sono state oggetto di ristrutturazione. Il beneficio spettante, anche in questo caso, è del 50% su un importo di spesa massimo di €96.000.

Per avere diritto al bonus ristrutturazione, inoltre, bisogna soddisfare i requisiti di reddito. Se il richiedente si trova nella no tax area o se corrisponde allo Stato un importo Irpef inferiore all’ammontare della detrazione, allora, non potrà avere accesso ai benefici fiscali. Ad ogni modo, è possibile cedere il bonus a un soggetto con capienza fiscale, se si verificano le condizioni sopra elencate.

Come fare domanda per il bonus ristrutturazioni

Per richiedere il bonus ristrutturazioni edilizie 2019 basta presentare la dichiarazione dei redditi debitamente compilata. Al momento della preparazione del 730 (o di un altro modello) bisogna indicare le spese effettuate e le informazioni che permettono di identificare l’immobile oggetto di ristrutturazione: i dati catastali oppure gli estremi di registrazione dell’atto di accatastamento.

Per poter detrarre l’Irpef occorre dimostrare i costi sostenuti. Per questo, i pagamenti devono essere realizzati a mezzo bonifico bancario o postale. Ci sono delle istruzioni precise per compilare il bonifico di pagamento. Nella causale si deve scrivere il riferimento all’articolo 16 bis del Testo unico delle imposte sui redditi (Dpr 917/86), riportare il nome del beneficiario del pagamento, partita Iva o codice fiscale e il numero della fattura che viene saldata.

Per alcune tipologie di opere, sono richieste operazioni ulteriori. Potrebbe essere necessario comunicare l’inizio dei lavori all’Asl di riferimento, nei casi previsti dalle normative sulla sicurezza nei cantieri. Se si realizza un intervento volto al risparmio energetico o alla riduzione del rischio antisismico, bisogna trasmettere le informazioni sui lavori all’ENEA, l’ente nazionale che dovrà verificare il raggiungimento degli standard.

Ti consigliamo di seguire le regola con molta attenzione, se vuoi richiedere il bonus ristrutturazione. Basta il minimo sbaglio per veder rifiutata la domanda di detrazione.

Scegli il miglior professionista per ristrutturare casa

Come abbiamo visto, la detrazione fiscale Irpef comporta numerosi vantaggi, sia per i proprietari di casa che vogliono ristrutturare, sia per i condòmini che intendono sistemare le parti comuni del palazzo. In ogni caso, i costi per la realizzazione dei lavori godono di detrazioni fiscali consistenti.

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Consigli per non sbagliare

  • Leggi attentamente le disposizioni sul bonus ristrutturazioni edilizie 2019 dell’Agenzia delle Entrate.
  • Mettiti in regola con i permessi e le autorizzazioni per fare i lavori.
  • Prepara tutta la documentazione che dimostra quali diritti hai sull’edificio, ad esempio versamenti IMU, contratto di affitto, atto catastale, atti condominiali.
  • Conserva con cura i documenti relativi alla ristrutturazione, dalle fatture dei fornitori fino alle ricevute dei bonifici.
  • Fai delle fotografie per documentare i lavori: comincia dalle immagini della casa prima dei lavori, poi scatta le foto dei lavori in corso e, infine, dell’opera terminata.
  • Affidati solo a professionisti con esperienza verificata, come quelli che trovi qui su Instapro.

Bonus ristrutturazione, il dizionario tecnico

Per te, un glossario che spiega i concetti tecnici del bonus ristrutturazioni edilizie 2019.

  • Legge di stabilità: è la legge di bilancio che il Governo deve varare ogni anno; in questa normativa, vengono indicate le misure relative alle detrazioni fiscali. È importante sapere che una legge di bilancio può modificare, da un anno a un altro, le disposizioni sui bonus: è del tutto normale e potrebbe accadere anche nel 2020.
  • Detrazione fiscale: recupero di una parte delle imposte versate, secondo le modalità definite dalla legge.
  • Capienza fiscale: possesso dei requisiti di reddito per poter richiedere le agevolazioni fiscali.
  • Tasse sui redditi: sono le imposte che i contribuenti versano in proporzione al reddito prodotto in un anno solare. Le persone fisiche (cittadini o liberi professionisti) sono soggette all’Irpef. Le persone giuridiche (società, enti, organizzazioni) sono soggette all’Ires.
  • ENEA: l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile svolge un ruolo di controllo nell’ambito dei lavori per il risparmio energetico. Nello specifico, valuta se le opere realizzate possiedono i requisiti di efficienza energetica stabiliti dalle leggi in vigore.

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