Isolamento termico: infissi, tetto e pavimento

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isolamento termico

L’isolamento termico delle nostre abitazioni ha la grandissima capacità di incrementare notevolmente la qualità abitativa, permettendo il mantenimento di una temperatura ottimale sia d’inverno che d’estate, oltre che a consentirci di risparmiare fino al 40% annuo in bolletta. Ad oggi è inoltre possibile usufruire anche degli sgravi fiscali del 65% per migliorie energetiche della casa come nel caso di infissi, tetto e pavimenti.

L’isolamento termico infissi

Porte (principalmente esterne), finestre e vetri costituiscono veri e propri portali di comunicazione termici tra l’interno e l’esterno delle nostre abitazioni. Ecco che quindi per la loro capacità di influire sui costi in bolletta, oltre che per il modesto costo di intervento, gli infissi risultano essere una delle prime potenziali migliorie attuabili per un corretto isolamento termico casalingo.

In generale, quando si parla di infissi, il principio della trasmittanza o Fattore U (cioè la capacità di un elemento o superficie di scambiare energia) è sicuramente un parametro da tenere presente, oltre che uno dei principali criteri per determinare la fruibilità del bonus di detrazione di efficienza energetica per gli infissi. Essenzialmente, più il Fattore U di un materiale è basso, più il suo potere isolante è alto. Ecco che quindi prestare attenzione a queste informazioni può fare la differenza tra un buono e un cattivo infisso. Sostituire gli infissi quindi è sicuramente un ottimo modo per isolare termicamente la nostra casa. In questo contesto tuttavia, sono le finestre a necessitare di particolare attenzione. Esse infatti, a differenza delle porte (esterne), che già di per sé forniscono un’azione isolante (per via della loro consistenza e spessore), tendono a dimostrarsi punti termici critici. Ecco che quindi vogliamo concentrarci su due aspetti principali che le riguardano: il telaio e i vetri.

Telaio finestre

PVC e alluminio forniscono ottime prestazioni isolanti e costituiscono una ideale soluzione contro fenomeni quali appannamento e umidità. In alternativa, i comuni infissi in legno (specialmente quello lamellato) possono anch’essi rappresentare un’ottima scelta isolante (mediamente anche più economica). All’interno di questa categoria però, le varietà in legno tenero come pino, abete o larice sono preferibili a quelle in legno duro (rovere, mogano) dato il maggiore impatto isolante a parità di spessore. Tuttavia, qualora si optasse per il legno, è bene precisare che a differenza dei telai in PVC e alluminio, potenziali costi di manutenzione sono da tenere in considerazione.

Vetri finestre

Indipendentemente dal materiale del telaio, la qualità dei vetri utilizzati sugli infissi ha la capacità di incidere fortemente sui consumi. Ecco che quindi la sostituzione dei vetri delle finestre con doppi o tripli vetri rappresenterebbe sicuramente un'intelligente operazione complementare o alternativa al montaggio di infissi – anche alla luce della loro deducibilità fiscale.

Generalmente, le principali caratteristiche da valutare nella scelta vetri isolanti sono lo spessore, la permeazione della luce e la capacità isolante. Ma quali sono le principali tipologie in commercio?

Semplici o float: sono quelli solitamente già presenti sulle finestre a doppi vetri (o vetro camera). Nonostante il prezzo competitivo (mediamente dai 25 ai 40 € m2) e la buonissima capacità isolante, questi vetri non risultano efficacissimi contro specifiche problematiche quali quelle dei ponti termici.

Basso emissivi: ideali per zone climatiche aventi estati miti e inverni molto freddi, risultano ottimi contemporaneamente per trattenere il calore (risparmiando sui costi di riscaldamento), respingere le radiazioni infrarosse ed eliminare problemi di condensa. Mediamente il loro costo si aggira sui 70-100 € al m2.

Controllo solare/riflettenti: perfetti in zone climatiche calde con inverni miti, pertanto contro il surriscaldamento degli ambienti interni. Sebbene efficacissimi nel diminuire i costi di raffreddamento, questi vetri devono essere usati solo in casi particolari data la loro forte schermatura alla luce esterna.

Selettivi: sono i vetri più all’avanguardia per ogni circostanza e perfetti per quei climi aventi inverni freddi ed estati caldissime (Milano ad esempio). Nonostante i costi medi più alti (120-180 € al m2), i selettivi permettono un’azione ideale sia da un punto di vista di risparmio energetico (di riscaldamento d’estate e di raffreddamento d’inverno), sia per sfruttare al massimo la luce naturale diminuendo così i costi luce in bolletta (fino al 25/30%).

Coibentazione tetto

Data la posizione ‘strategica’ del tetto rispetto ai movimenti convettivi di salita d’aria calda verso l’alto, isolare termicamente il tetto è sicuramente uno degli aspetti architettonici più importanti, oltre che incisivi sul nostro consumo energetico annuo totale - come conferma anche l'Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica (fonte). Coibentarlo significherebbe apportare migliorie principalmente su due fattori della nostra abitazione: l’impermeabilizzazione e l’isolamento termico – anche usufruendo dei bonus ristrutturativi. Prima di intervenire però, una valutazione tecnico-specialistica è consigliabile, soprattutto perché anche strutture abitative relativamente simili potrebbero risultare in interventi isolanti differenti.

Tetto a falde

In questo caso, in prima istanza è necessario analizzare il locale subito sottostante il tetto: il sottotetto.

Sottotetto inabitato (ma accessibile): in queste circostanze, l’applicazione di materiali isolanti di elevato spessore al soffitto (come poliuretano espanso) o la creazione di un controsoffitto isolante interno (in fibra di legno, sughero o lana di vetro) potrebbero rappresentare le modifiche più suggeribili.

Sottotetto utilizzato (a deposito)/Inutilizzato: qui sarebbe consigliabile installare pannelli isolanti sul massetto interno al pavimento del solaio – principalmente in polistirene e vetro cellulare poiché resistenti alla compressione da calpestamento.

Sottotetto abitabile (mansardato): in questo caso coibentare le falde inclinate dall’interno (intradosso) e dall’esterno (estradosso) potrebbero rappresentare le soluzioni più adeguate al fine di agevolare il comfort abitativo. Molto spesso infatti questi locali, a causa di un cattivo isolamento termico, non riescono ad essere goduti appieno né d’estate (per il troppo caldo) né d’inverno (per l’eccessivo consumo di riscaldamento). Contrariamente a quanto si possa pensare, invece di installare un impianto di aria condizionata (aumentando così i consumi energetici), la coibentazione del locale stesso rappresenterebbe una scelta molto più astuta.

Tetto piano (terrazzo o lastrico solare)

E se la copertura della nostra casa fosse piana (senza tegole e inclinazioni)? In questo caso un intervento isolante risulterebbe davvero utilissimo, soprattutto perché tali coperture sono molto più soggette a forti sbalzi termici rispetto ad altre tipologie di tetto. Ecco che quindi, una coibentazione del lastrico solare risulterebbe più semplice, economica oltre che potenzialmente detraibile per il 65% del valore speso. Di norma i materiali più utilizzati in questi casi sono vetro cellulare, lana di roccia e poliuretano spruzzato.

Coibentazione pavimento

L’isolamento termico del pavimento è particolarmente consigliabile solo per quei locali non riscaldati come garage, cantine o porticali. Data la potenzialità di dispersione termica di questi ambienti, è consigliabile l’applicazione di pannelli isolanti (in sughero, poliuretano espanso o lana di roccia) all’interno del massetto della pavimentazione degli stessi, di modo così da consentire l’isolamento termico. Per ciò che concerne i normali pavimenti casalinghi invece, l’installazione di un impianto di riscaldamento a pavimento rappresenterebbe una vera soluzione per garantire enormi risparmi energetici e ulteriori considerevoli vantaggi quali:

• uniforme dispersione del calore

• notevole aumento del comfort abitativo grazie alla temperatura

• forte riduzione di fenomeni quali muffe o umidità in casa

• benefici alla salute grazie ad una riduzione di acari e sollevamento polvere

L’unico svantaggio segnalabile per questo intervento concerne unicamente il costo economico iniziale.

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