Metodologie, materiali e costi su come verniciare i termosifoni
Il calorifero, o termosifonenel linguaggio comune, consente di avere il calore all’interno della propria casa nei mesi invernali, ma nel corso degli anni potrebbe perdere quella sua brillantezza originaria, avere delle parti con la vernice scrostata o, nella peggiore delle ipotesi, presentare anche dei punti di ruggine. In questi casi è praticamente d’obbligo effettuare una verniciatura completa dei vari elementi in modo che il termosifone torni a nuova vita ed alla resa originaria.
Come dipingere i termosifoni? Ecco una breve guida che vi indicherà quali sono le principali azioni da fare a seconda del tipo di calorifero che è presente all’interno del vostro appartamento.
Prima di questo però è necessaria una breve introduzione su come funziona un termosifone; esso è la parte terminale dell’impianto di riscaldamento ed è composto da un numero variabile di elementi, anche se ve ne sono ancora a superficie unica; questi possono essere costruiti in ghisa, acciaio o alluminio. Ogni elemento ha al suo interno dell’acqua che, venendo sostituita da quella spinta mediante la pompa della caldaia, consente di trasmettere il calore proveniente dall’acqua bollente all’ambiente circostante.
Proprio la presenza continua dell’acqua e lo stazionamento di essa nel tempo all’interno degli elementi, anche quando l’impianto non è in uso, può causare delle scrostature o dei punti di ruggine, soprattutto nei caloriferi in ghisa o in acciaio.
L’esistenza di questi segni condiziona, e non poco, la resa termica degli elementi per cui è assolutamente necessario effettuare le necessarie operazioni di pulizia e riverniciatura anche per non aggravare la situazione e dover poi spendere soldi per una completa sostituzione degli stessi.
Queste operazioni, oltre a riportare il calorifero alle sue ottimali condizioni d’uso, possono consentire di adeguare il colore del termosifone all’ambiente circostante; ma di che tonalità dipingere i termosifoni? Dipende dall’ambiente, dall’arredamento e dal colore delle parete delle stanze.
Attualmente infatti è possibile abbinare ogni tinta in quanto esistono in commercio smalti di vario colore e nei negozi, o nelle ferramenta attrezzati con tintometro, è possibile inoltre scegliere anche la gradazione voluta. Il termosifone non è quindi solamente una parte passiva funzionale dell’appartamento, ma diventa un vero e proprio elemento di arredo degli ambienti della propria casa.
Trova professionistiCome dipingere termosifoni: valutazione indicativa
Di seguito una tabella indicativa che vi assisterà nel poter determinare il livello di complessità del progetto con le varie informazioni principali relative alla fascia di prezzo e il tempo essenziale necessario per dipingere termosifoni.
Verniciare termosifoni | |
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Difficoltà | Bassa |
Tempo di realizzazione | 2-4 giorni |
Costo | Medio - Basso |
Operazioni preliminari e attrezzi da utilizzare
Per poter dipingerei termosifoni ed effettuare un lavoro a regola d’arte, bisognerebbe toglierli dalla loro sede bloccando tubi di mandata e ritorno, chiudendo i rispettivi rubinetti e procedere poi alla verniciatura. Purtroppo per fare ciò la maggior parte delle volte è necessario svuotare l’impianto e questo potrebbe essere possibile solo se si è in presenza di un riscaldamento autonomo.
Il materiale strettamente necessario per compiere il lavoro di verniciatura dei termosifoni è il seguente:
- Bacinella
- Spazzola rigida a denti fini
- Carta vetrata a grana media e a grana fine
- Spatolina (necessaria se la vecchia vernice si sfoglia)
- Vernice adatta ai termosifoni
- Cartoni, fogli di giornale e nastro carta per proteggere le superfici vicine al radiatore
Se si decide diverniciare a pennello
- Almeno due pennelli di misura diversa
- Un pennello a testa rotonda
- Un pennello a manico lungo angolato per raggiungere le fessure e le parti nascoste del calorifero
Se invece si decide diverniciare a spruzzo
- Pistola a spruzzo
- Compressore
O in alternativa
- Bombolette spray
La prima operazione da effettuare è quella dello svuotamento del calorifero; per farlo, chiudere i due rubinetti (quello di mandata in alto e quello di rientro in basso) e con un pappagallo allentare i bulloni di attacco in modo che l’acqua possa fuoriuscire.
Se poi i termosifoni sono in ghisa o, soprattutto, in acciaio, bisogna controllare che non vi siano punti di ruggine sugli elementi in special modo nelle linee di giunzione degli stessi.
Nel caso in cui ci si accorge della presenza di ruggine, passare la spazzola e scartavetrare con decisione le aree interessate con la carta vetrata a grana media fino alla comparsa del metallo; questa operazione va fatta con molta cautela in quanto se si effettua con troppa foga si rischia di bucare l’elemento ed essere quindi costretti a cambiarlo.
Trova professionistiCome dipingere termosifoni in ghisa
I radiatori in ghisa hanno delle caratteristiche particolari come quella di non essere troppo soggetti alla ruggine e soprattutto quella di avere una inerzia termica molto elevata; ciò comporta sia un riscaldamento che un raffreddamento molto lento degli elementi, con un conseguente mantenimento del calore molto elevato e duraturo nel tempo. Questo significa che è possibile utilizzare anche smalti che non supportano sbalzi termici elevati ma che comunque devono essere termo resistenti.
Dopo aver controllato la presenza di ruggine sia sopra elementi e che tra gli stessi, bisogna togliere lo strato superficiale della vernice vecchia ma soprattutto il grasso e lo sporco accumulati durante l’uso; questo è possibile mediante un decapante già pronto oppure, se si vuole risparmiare, con una soluzione di acqua e ammoniaca da stendere con una spugnetta. Scartavetrare per bene prima con la carta vetrata a grana media in modo che non ci siano rimasugli e poi finire con quella a grana fine.
Con il pennello a testa tonda fare una prima passata di antiruggine esclusivamente sui punti in cui era presente ed aspettare circa 24 ore, quindi passare nuovamente l’antiruggine ma su tutto il calorifero; bisogna fare attenzione che la vernice non sia eccessiva ma che nel contempo sia uniforme su tutta la superficie.
Dopo altre 12 ore, anche se è meglio farne passare almeno 24, è possibile dipingere il termosifone con lo smalto, che può essere il classico bianco o colorato; anche in questo caso la passata di vernice deve essere uniforme e non troppo spessa al fine di non compromettere, anche se in parte, il potere radiante del termosifone. Se con la carteggiatura si è arrivati alla messa a nudo completa del metallo, procedere con una seconda mano e quindi, a completa essiccazione dello smalto (dopo almeno 24 ore), scartavetrare leggermente con la carta vetrata fine facendo molta attenzione a non rimuovere lo strato appena verniciato.
Come dipingere i termosifoni in acciaio
I termosifoni in acciaio, ancor più di quelli in ghisa, possono essere soggetti a parti che presentano punti di ruggine più o meno evidenti e profondi.
Per una corretta verniciatura di questo tipo di calorifero bisogna quindi effettuare in modo preliminare una completa rimozione della vernice preesistente tramite scartavetratura e passaggio di spazzola rigida.
Una volta che il metallo è stato messo a nudo tramite un apposito decapante ed aver effettuato il controllo della ruggine (esattamente come per i modelli in ghisa), bisogna passare almeno una mano di smalto antiruggine termico che funge da protettore ed aggrappante per la vernice che dovrà essere messa successivamente.
Tutte le operazioni che seguono sono identiche e comuni a quelle già descritte relative ai termosifoni in ghisa.
Come dipingere i termosifoni in alluminio
Itermosifoni in alluminio sono caratterizzati da una grande leggerezza e soprattutto della loro adattabilità grazie al componimento modulare.
Al contrario ad esempio dei caloriferi in ghisa, quelli in alluminio hanno come peculiarità quella di essere molto veloci nel riscaldarsi grazie alla loro bassa inerzia termica; questo però comporta anche una equivalente elevata velocità di raffreddamento.
Inoltre, invece rispetto a ciò che accade con i termosifoni in ghisa e in acciaio, i caloriferi in alluminio non presentano il problema della ruggine e pertanto tutte le operazioni preliminari relative a queste altre tipologie non devono essere considerate.
La prima cosa da effettuare è comunque quella della pulizia degli elementi e questa può essere approfondita o superficiale; nel primo caso si usa un decapante per togliere lo strato superficiale di vernice mentre nel secondo basta utilizzare prima un prodotto sgrassante e, dopo adeguato risciacquo, una soluzione di acqua ed ammoniaca per una pulizia leggermente più approfondita.
Il fatto di riscaldarsi in modo veloce e di avere un alto grado di conducibilità termica comporta la scelta di smalti appositi ma consente anche che essi possono anche essere stesi su pitture precedenti; in questo caso, dopo la sgrassatura, scartavetrare leggermente con la carta vetrata fine e poi pulire con acqua.
Trova professionistiMetodologie comuni per dipingere termosifoni
Tutti i tipi di termosifone visti fino ad ora pur essendo composti di materiale differente hanno però delle metodologie comuni relative al trattamento per una corretta verniciatura.
Dopo aver effettuato l’adeguata pulitura e sgrassatura di tutti gli elementi è possibile procedere alla verniciatura vera e propria.
- Al fine di effettuare un lavoro professionale, dopo la sgrassatura si dovrebbe procedere ad una pulizia con dellalisciva che in circa 30 minuti consente di irruvidire leggermente la superficie del calorifero in modo da far aderire meglio lo smalto.
- Per poter dipingere termosifoni di casa è possibile sia utilizzare i pennelli che la metodologia a spruzzo; quest’ultima può essere fatta sia mediante la pistola e un compressore con vernici bicomponenti sia con le classiche bombolette spray. In questo caso bisogna avere le seguenti accortezze:
a) non avere alcuna corrente d’aria
b) chiudere le finestre per non far entrare la polvere e
c) spruzzare la vernice da una distanza di circa 30 massimo 40 cm in modo da non creare colature che, oltre ad essere antiestetiche, non consentono una propagazione regolare del calore.
- La vernice da utilizzare è lo smalto trattato, che ha sia un alto indice di resistenza alla dilatazione in modo da avere una elevata conducibilità termica sia, soprattutto, una resistenza alle alte temperature e, nel caso dei caloriferi in alluminio, ad un notevole sbalzo termico.
Anche se sembra banale, l’ultimo accorgimento comune per dipingere termosifoni in ghisa, alluminio o acciaio è quello di effettuare tutte le operazioni, dalla pulizia alla seconda verniciatura, con il calorifero svuotato e spento; in caso contrario la vernice si seccherebbe troppo velocemente e con il passare del tempo comparirebbero screpolature e distacchi comportando quindi un nuovo lavoro.
Materiali e costo
Gli smalti che è possibile utilizzare per i termosifoni sono sia all’acqua che alla nitro e possono essere utilizzati indifferentemente su ogni superficie; quelli alla nitro sono però maggiormente consigliati per i termosifoni in alluminio.
Il costo varia dal tipo di smalto utilizzato, che può avere una oscillazione di prezzo dai 12 ai quasi 40 euro a latta, e dalla resa che normalmente è di circa 10 metri quadri per ogni litro; ovviamente se si necessita di effettuare due passate i costi devono essere moltiplicati per due.
Se inoltre i termosifoni in ghisa o acciaio presentano dei punti di ruggine, il costo del primer da passare prima dello smalto oscilla, per latte da 0,75 lt, dai 10 ai 14 euro con una resa di circa 8 metri quadri per ogni litro
Se si vuole optare per le bombolette spray, il costo di ognuna varia dai 9 ai 14 euro e per ogni mano su ogni calorifero si deve calcolare orientativamente almeno l’utilizzo di 2 o anche 3 (come media) bombolette per ogni calorifero.
Se invece si vuole usufruire di un servizio reso da un imbianchino o da una ditta specializzata, la verniciatura dei termosifoni, comprensiva di manodopera, ha un costo indicativo per ogni calorifero (come unità di riferimento il termosifone ha 5 elementi) variabile dai 30 ai 60 euro nel caso di smalti bianchi e dai 35 ai 70 euro per gli smalti colorati.
Nel caso in cui i termosifoni fossero in ghisa o in acciaio e presentassero dei punti di ruggine in uno o più elementi, il costo unitario per ogni termosifone che necessita del lavoro di sverniciatura, rimozione della ruggine ed applicazione di smalto antiruggine varia dai 50 ai 100 euro per ogni elemento trattato.
Sei sicuro di voler dipingere i termosifoni di casa con il fai da te?
Dipingere termosifoni può essere piuttosto facole se hai tutti gli strumenti necessari ma soprattutto il tempo per farlo; oltre a questo devi mettere in conto eventuali spostamenti di mobili per più giornate, con inevitabili disagi.
Per un lavoro perfetto è comunque più opportuno affidarsi ad un profondo conoscitore della materia, come sono i nostri esperti Instapro; essi sono in grado di dipingere i termosifoni della tua casa arrecando il minor fastidio possibile grazie alla professionalità e all’utilizzo dei giusti materiali, ma soprattutto nel modo corretto e con le dosi giuste di vernice cosicché i tuoi caloriferi, oltre ad aver nuovamente un aspetto elegante, siano di nuovo perfettamente efficienti anche da un punto di vista termico.
Trova professionistiInformazioni su Instapro
Instapro è parte del rete internazionale di aziende che si occupano di servizi per la casa, nasce nel 2015 nei Paesi Bassi ad Amsterdam. È composta da oltre 120 professionisti che hanno l'obiettivo di facilitare l'incontro tra cliente finale e ditte specializzate in lavori e servizi per la casa. Ad oggi Instapro ha ricevuto 250.000 richieste di preventivo, quasi 4.000 ditte sono iscritte al portale, e infine grazie alle quasi 20.000 recensioni il cliente è assistito per la scelta del professionista più adatto alle sue esigenze.