Detrazione Ecobonus e Sismabonus al 110%

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Con il decreto firmato mercoledì 13 Maggio, vengono introdotte interessanti novità per i propietari di casa che stiano pensando a migliorare la propria abitazione: il cosiddetto ecobonus e il sismabonus salgono addirittura al 110% e prevedono detrazioni per specifici lavori di ristrutturazione, per migliorare l'efficienza energetica o la stabilità dal punto di vista sismico e tutela ambientale.

Quali tipi di interventi possono ricevere l'ecobonus?

Sono previsti dei lavori "trainanti", che sono quindi essenziali per poter accedere all'ecobonus, e poi altri due tipi di lavori che possono essere aggiunti ai lavori principali (e ottenere comunque il 110% di detraibilità per le spese sostenute):

Per ottenere l'ecobonus, la classe energetica dell'edificio dovrà migliorarsi di due posizioni (anche se viene ammesso il miglioramento di una sola posizione, per tutte quelle situazioni dove sia impossibile migliorare di due classi energetiche l'edificio). Per questo è essenziale l'Attestato di Prestazione Energetica (APE)

Cosa cambia per il sismabonus?

Per il sismabonus, oltre all'aumento della detrazione al 110% cambiano le zone dove questo bonus sarà richiedibile, che sono tutte le zone sismiche 1,2 e 3.

Per il sismabonus dovranno essere presenti asseveramenti da parte di tecnici, che certifichino la congruità dell'importo speso con i lavori realizzati.

A chi spettano i bonus

Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residenti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono l’immobile su cui si va a intervenire: attenzione che questo immobile deve essere l'abitazione principale.

Cosa succede alle detrazioni fiscali per l'edilizia attualmente previste?

I nuovi superbonus si aggiungono a quelli già esistenti:

  • bonus ristrutturazione del 50% ;
  • bonus mobili ed elettrodomestici del 50%;
  • bonus verde del 36% per le aree verdi e giardini;
  • bonus facciate del 90% per tinteggiatura, pulitura o rifacimento delle facciate, di cui avevamo parlato qui