Termosifoni: prezzi e informazioni generali
I termosifoni sono terminali di riscaldamento che scambiano calore con l’aria circostante e creano i cosiddetti moti convettivi, ossia portano l’aria più calda verso il bagno e in basso quella fredda, che a contatto con le superfici radianti si riscalda.
I termosifoni hanno prezzi che prima di tutto cambiano sulla base del materiale con cui sono costruiti, il quale ha una resa termica diversa per ciascuno, che viene a sua volta influenzata dalla fonte di riscaldamento a cui i termosifoni sono collegati.
I prezzi dei termosifoni cambiano poi a seconda di quanti moduli vengono collegati tra loro, poiché ciò aumenta sia la loro potenza che la superficie radiante; così facendo ogni stanza avrà un termosifone perfettamente dimensionato e in grado di scaldarla al meglio.
I termosifoni hanno poi prezzi che sono determinati dal design con cui sono realizzati: infatti oggi i caloriferi sono in grado di coniugare le esigenze funzionali con quelle estetiche, con forme di varia natura e finiture di pregio, come ad esempio la laccatura o la cromatura, ma anche la possibilità di stampare sui pannelli loghi, disegni e scritte personalizzate.
Altra variabile che influenza le tipologie di termosifoni e i prezzi è la loro alimentazione, che può essere elettrica, oppure legata a una fonte di calore come una caldaia, una stufa a pellet o una pompa di calore elettrica.
A seconda del tuo impianto di riscaldamento troverai il calorifero più adatto a esprimere un buon rapporto tra qualità, prezzo e consumi.
Prezzi per la posa del pavimento in resina al m²
Nella tabella che segue sono indicati i prezzi medi per l'installazione dei pavimenti in resina ed eventuali costi di decorazioni e disegni.
Posa pavimento in resina al metro quadro | da | a |
---|---|---|
Pavimenti in resina spatolati | 50 € | 90 € |
Pavimenti in resina autolivellanti | 80 € | 130 € |
Interventi speciali - prezzi al m² | ||
Rinforzo | 15 € | 50 € |
Applicazione di decorazioni o disegni | 60 € | 150 € |
NOTA che i prezzi potrebbero variare per il tipo di lavoro da effettuare, la qualità della sua esecuzione e la regione in cui ti trovi.
Termosifoni: principi di funzionamento ed elementi costitutivi
A parte i prezzi dei termosifoni e le discriminanti analizzate finora, ogni termosifone ha un principio di funzionamento basato sul seguente schema:
- Un fluido o un elemento refrattario solido riceve calore dall’impianto di riscaldamento, scorre dentro i moduli;
- Il calore viene irradiato dal materiale dei moduli nell’aria;
- Quest’ultima passa attraverso i moduli e si riscalda, salendo verso l’alto;
- L’aria fredda è portata in basso, cioè all’incirca alla base dei termosifoni, dove riceve calore.
- Ogni calorifero è inoltre dotato dei seguenti elementi:
- Una valvola di sfogo per far uscire l’aria dal circuito;
- Una manopola di scorrimento dell’acqua, che ne regola il flusso all’interno dei moduli;
- Una valvola di spurgo per il fluido, che ha lo scopo di farlo fuoriuscire per operazioni di pulizia, manutenzione, o per abbassare la pressione del circuito di riscaldamento.
- Questi elementi sono comuni alla maggior parte dei termosifoni, con prezzi che cambiano sulla base di accessori come:
- Le valvole termostatiche digitali, cioè elementi che al contempo regolano il flusso dell’acqua e la temperatura del calorifero;
- I** sistemi di gestione remota** via App o tramite domotica, tipici dei modelli di termosifone più evoluti.
Termosifoni: prezzi dei vari materiali
La principale variabile che differenzia termosifoni e prezzi relativi è il materiale con cui vengono realizzati: infatti questo determina non solo la resa termica globale dell’impianto, ma influisce anche sui consumi energetici.
In particolare i principali modelli di termosifone sono realizzati a partire da:
- Acciaio, metallo a bassa inerzia termica, che facilita lo smaltimento e l’assorbimento del calore, minimizzando tempi e quantità di energia necessaria per riscaldarlo. Leggero ma non quanto l’alluminio, l’acciaio può essere soggetto a fenomeni di corrosione, che a lungo andare possono fallare i moduli e creare altre problematiche;
- Ghisa, lega dotata invece di un’elevata inerzia termica, il che significa che occorrono più tempo e più energia per mandarla in temperatura, ma una volta raggiunta essa permane a lungo, anche a impianto spento. Il suo peso è considerevole; perciò valuta se la parete a cui fissare il calorifero in questione può sorreggerlo senza problemi;
- Alluminio, leggero, robusto e capace di assumere forme di ogni tipo, grazie alla sua malleabilità. Ha una resa termica doppia rispetto all’acciaio, non subisce corrosione e può essere satinato, cromato o colorato con qualunque tipo di vernice. I termosifoni in alluminio sono quindi un ottimo compromesso tra design, consumi ridotti e alta resa termica.
Come dimensionare i termosifoni: fattori da considerare
Se stai pensando alla potenza e all’ingombro che un termosifone deve avere per scaldare a dovere le tue stanze, considera che esistono fattori preliminari da tenere in considerazione, tra cui rientrano:
- I metri cubi di ogni singola stanza;
- Il grado di isolamento termico del tuo appartamento;
- La potenza della caldaia, della stufa e delle altre fonti di riscaldamento;
- L’esposizione alla luce e l’orientamento degli ambienti.
Una volta valutati questi fattori, un tecnico professionista procederà a calcolare la potenza media necessaria per scaldare ogni vano, la quale è stimabile:
- Attorno ai 70 Watt/mq per ambienti ben isolati con cappotti termici, pannelli e infissi a taglio termico;
- Sui 100 Watt per metro quadro nel caso il tuo appartamento non sia ben coibentato e non abbia finestre ad elevata efficienza energetica.
Tieni presente che questa è una stima, e che in bagno ci potrebbe essere bisogno di maggior calore, perché la dispersione del calore in questa stanza è superiore rispetto alle altre.
Termosifoni e impianti di riscaldamento: come accoppiarli nel modo giusto
Per una perfetta resa termica ed efficientare i consumi, l’abbinamento tra termosifoni e riscaldamento è una variabile da tenere bene a mente: infatti non tutti i caloriferi si potrebbero adattare al tuo sistema di riscaldamento, poiché alle volte si otterrebbe un effetto contrario rispetto a quello voluto.
Ad esempio i termosifoni in alluminio si adattano perfettamente alle caldaie a condensazione, poiché grazie alla loro bassa inerzia termica favoriscono il recupero del calore latente dei fumi di combustione e abbassano la temperatura d’esercizio dell’impianto, riducendo i consumi e facendoti risparmiare denaro in bolletta.
I termosifoni in ghisa invece si adattano meglio alle stufe a pellet, perché il loro combustibile ha bassi costi al dettaglio e un elevato potere calorifico, che ben si sposa con l’alta inerzia termica di questa lega; così abbasserai i costi di gestione e avrai comunque tutto il calore che ti serve durante la stagione fredda.
Se invece hai installato una pompa di calore per acqua calda a scopi sanitari, sappi che la sua temperatura media di esercizio – che in media è tra i 55 e i 60 gradi centigradi – non è adatta ai termosifoni in metallo, che lavorano invece tra 70 e 80 gradi.
In questo caso dovresti considerare la posa di pannelli radianti o di un sistema di riscaldamento a pavimento, che hanno una temperatura media di esercizio inferiore e comunque sono soggetti a incentivi fiscali, in quanto sono dispositivi che possono riqualificare la classe energetica di casa tua e abbassare i consumi annui di energia.
Termosifoni: le principali problematiche di funzionamento
Nella scelta dei termosifoni i prezzi non sono l’unica variabile da tenere presente: infatti a seconda dei modelli che abbiamo avuto modo di descriverti vi sono differenze anche relative ai costi di gestione e manutenzione.
In particolare abbiamo già visto come un radiatore in acciaio possa a lungo andare corrodersi, problema che invece non riguarda l’alluminio o la ghisa, quest’ultima molto duratura nel tempo.
Ma quali sono le problematiche che possono causare guasti e malfunzionamenti ai tuoi termosifoni?
In primo luogo i moduli potrebbero non ricevere acqua a sufficienza, o in modo omogeneo, forse perché la caldaia non ha sufficiente potenza, o perché i moduli stessi possono essere ostruiti da concrezioni di calcare.
Nel primo caso basterebbe sostituire la caldaia, mentre nel secondo un’operazione di pulizia, con lo svuotamento dei termosifoni e l’utilizzo di prodotti anti-calcare potrebbe risolvere la problematica in questione.
I tubi del riscaldamento potrebbero poi non essere isolati a sufficienza, oppure non avere sezione sufficiente per pompare acqua nei termosifoni, col risultato che occorre più acqua calda per scaldarli e quindi i consumi lievitano di molto.
La pompa di circolazione dell’acqua infine potrebbe essere poco potente o difettosa, col risultato che nei piani alti il riscaldamento potrebbe essere insufficiente.
Prezzi termosifoni: incentivi fiscali
I prezzi dei termosifoni non sono detraibili attraverso gli incentivi fiscali per i lavori di ristrutturazione edilizia: infatti non rientrano nel novero delle operazioni considerate valide dall’Agenzia delle Entrate.
Tuttavia se hai deciso di sostituire la caldaia, di installare pannelli radianti o un sistema di riscaldamento a pavimento potresti usufruire del 50% di detrazione del costo totale dei lavori, in quanto tali opere hanno come scopo preciso quello di implementare l’efficienza energetica di casa tua.
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