Perché la Legge 47 85 è importante per la ristrutturazione edilizia

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Se stai pensando di ristrutturare casa, sai per certo che stai approcciando un lavoro impegnativo ed oneroso, che richiede tempo, denaro e , soprattutto, competenze. Le variabili che entrano in gioco nell’attività di ristrutturazione completa, infatti, alcune delle quali si palesano solo a lavori inoltrati, richiedono l’analisi e la gestione da parte di esperti di edilizia, sia nella preventiva progettazione che nell’esecuzione. Il rischio di ritrovarsi, a cose fatte, con un risultato che non ti soddisfa, è troppo grosso per non operare con la dovuta attenzione nella scelta di progettisti ed operatori di elevata professionalità. Tra le nozioni essenziali ed inderogabili che vanno a guidare i lavori di ristrutturazione, rientra la conoscenza approfondita della Legge 47/85, riportante le "Norme in materia di controllo dell'attività urbanistico-edilizia", con particolare riguardo alle sanzioni, sia di carattere amministrativo che penale.

1) La storia della legge 47 85

La Legge 47/85 affonda le sue radici nel fenomeno dell’abusivismo edilizio, che nel secondo dopoguerra era legato alla necessità di sopperire alla forte richiesta di case al servizio di grandi masse che si spostavano nei grandi centri urbani. Con il boom economico degli anni Sessanta il fenomeno dell’abusivismo ha modificato le proprie intrinseche motivazioni, manifestandosi con particolare vigore nella realizzazione delle cosiddette "seconde case". La paura e la fretta di mettere al sicuro i propri risparmi, divennero il propulsore di un’attività edilizia che non voleva attendere i tempi della burocrazia né rispettarne i limiti, soprattutto volumetrici. Era chiaro da subito, però, che una situazione del genere non avrebbe potuto continuare a lungo impunita. In tanti, infatti, cominciavano a rendersi conto dei gravi danni che l’abusivismo edilizio apportava all’intera società civile.

Quando nasce la legge 47 85

In questo scenario si inserisce la Legge 47/85, di condono, il cui intento era, in primis, quello di prendere atto della situazione in essere, quindi di consentire la regolarizzazione dei fabbricati abusivi, laddove ve ne fossero i presupposti, ribadendo la necessità di rispettare rigorosamente i vincoli, che andavano riclassificati e riordinati, nonché tutte le norme di settore.

Chi ha varato la legge 47 85

Varata nel corso del cosiddetto governo Craxi-Nicolazzi, primo governo italiano a guida socialista e quarantaduesimo della Repubblica, la Legge n. 47/85 nasceva, innanzitutto, come Legge-Quadro in materia edilizia ed urbanistica, sebbene sia stato ampiamente verificato che il suo effetto principale fu quello di ammettere al condono la maggior parte degli abusi perpetrati fino al 10 ottobre 1983.

Dove trovare il testo storico della legge 47 85

La Legge n. 47/85 è stata successivamente modificata dal Testo Unico dell’Edilizia, il d.P.R. n. 380/2001, che ne ha abrogato diversi articoli. Per conoscere il testo vigente della Legge 47/85 ti basterà consultare questa pagina, che fornisce le indicazioni sui nuovi articoli del Testo Unico che hanno abrogato e sostituito gli originari testi della Legge del 1985, riportandone i relativi collegamenti. Qui, invece, trovi il testo storico, la Legge 47/85 in Gazzetta Ufficiale che appare conforme alla stesura originale.

2) Legge 47/85 riassunto

Volendo riassumere i contenuti salienti della prima legge sul condono in Italia, possiamo condensare la 47/85 nei seguenti punti:

1. Definizione delle procedure volte al condono delle opere abusive realizzate prima del 01/10/1983;

2. Istituzione di una serrata attività di vigilanza sull’edificazione;

3. Introduzione di un sistema sanzionatorio efficace e rigoroso;

4. Introduzione della possibilità di concedere sanatoria agli abusi "formali";

5. Istituzione di procedure semplificate per la realizzazione di determinate opere interne;

6. Rilascio del Certificato di Destinazione Urbanistica da parte degli uffici comunali;

7. Previsione di nullità dei contratti di trasferimento dei diritti reali o di proprietà, per gli immobili abusivi.

Legge 47 85 tabella allegata e pdf

In questo paragrafo ti segnalo i link relativi alla Legge 28 febbraio 1985 n. 47 in pdf, con la relativa tabella per il calcolo dell’oblazione.

3) Legge 47 e ristrutturazione edilizia: perché è importante

L’immobile da sottoporre ai lavori di ristrutturazione deve essere legittimo, deve cioè possedere la conformità urbanistica ed essere regolarmente autorizzato dal Comune mediante un idoneo titolo abilitativo. Che si tratti di una licenza edilizia, di una concessione onerosa o di un permesso di costruire (denominazione cambiata nel corso del tempo ma riferita al medesimo atto di assenso alla costruzione da parte dell’amministrazione competente) il titolo deve essere acquisito e, chiaramente, l’immobile deve essere conforme al progetto depositato presso l’Ente. Proprio la Legge 47/85 ci insegna che non tutti gli abusi possono essere sanati, bensì esclusivamente quelli che rispondono ai requisiti di cui all’articolo 13 Accertamento di conformità. Le opere abusivamente realizzate che siano in contrasto con i piani urbanistici vigenti all’atto della loro costruzione e/o al momento dell’accertamento, non possono essere sanati e sono destinati alla demolizione. Qualora risultasse impossibile demolire la parte difforme senza recare pregiudizio a quella legittima, l’Ufficio comunale competente provvede all’applicazione di una sanzione la cui entità è dettata dalla norma. Prima di investire tempo e denaro in lavori di ristrutturazione del tuo immobile, quindi, è opportuno che sia tu che la ditta che andrai ad incaricare, siate a conoscenza delle disposizioni e delle indicazioni della Legge 47/85, affinché sia scongiurato qualsiasi rischio legato ad eventuali irregolarità edilizie. Su Instapro puoi valutare questi aspetti con professionisti qualificati, contattando le migliori ditte edili della tua area e confrontando i preventivi. Solo attraverso una consulenza professionale e competente porterai a termine il tuo progetto di ristrutturazione nel rispetto della legge.

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