Professionisti sul web: dalla SEO ai Social
I consigli delle web agency
CAPITOLO III
In questo articolo 5 Web Agency ci parlano di come un professionista dovrebbe stare sul web, dalla struttura del sito alla presenza sui social.
Le 5 Web Agency che hanno partecipato all’intervista:
GUIDO BARBACCI: A freelance making the web a better place. GUBITOSA PIERFRANCO: Webmaster & Consulente SEO. CREATIVESOON: Social Web Agency specializzata nel Web Marketing. INTERACTION FARM: Insight driven marketing. STUDIO UP: Ogni sfida ha una soluzione. Clicca su ogni domanda per leggere le risposte:- PRESENTAZIONE | 2. SEO & UX | 3. SOCIAL
1. PRESENTAZIONE
Da quanto siete in attività e come mai avete scelto questo settore?
- GUIDO BARBACCI: Sono Guido Barbacci e sono un freelance che si occupa di web design e web strategy da circa 10 anni, ho scelto questo settore in quanto ho avuto l'intuizione che ci sarebbe stato uno sviluppo esponenziale del mercato... e soprattutto perchè è un settore che mi ha sempre affascinato (il primo stio web l'ho creato nel lontano 1997). Perchè sono diventato freelance? Semplicemente mi ero stancato di lavorare come dipendente e avere orari da seguire!!!
PS: il mio sito è in inglese perchè fa figo :D... no in realtà perchè dovevo raggiungere un target oltre oceano ;)
- GUBITOSA PIERFRANCO: Sono Pierfranco Gubitosa lavoro nel campo del webmarketing da oltre 10 anni, ho scelto questo settore perché da quando ero piccolo mi ha sempre appassionato.
- CREATIVESOON: Salve, mi chiamo Davide Zaccaro founder della CreativeSoon. Sono un consulente web e lavoro in questo settore da più di 10 anni semplicemente perché è la mia passione.
- INTERACTION FARM: INTERACTION FARM® (brand di I.S. srl), siamo in attività da 7 anni. I motivi che ci hanno spinto verso questo settore, a parte quelli scontati come le competenze e la passione per questo mondo, è principalmente il fascino che ha questo settore ovvero quello di essere un mercato libero dove marketing, IT, neuroscienze, algoritmi dettati dai big player, e data mining si incontrano ed ogni volta posso dettare strategie diverse rispetto al cliente/brand che devi trattare ed agli obiettivi che si prefigge. Quindi uno degli aspetti più positivi è quindi la dinamicità e la libertà che c'è uno degli aspetti negativi e che in un mercato libero ognuno può dire la sua ed anche se palesemente erronea agli addetti ai lavori, per molti interlocutori diventa erronea solo dopo aver fatto degli investimenti sbagliati.
- STUDIO UP: Ciao siamo Studio Up e lavoriamo dal 2011: abbiamo fatto tutti design della comunicazione al Politecnico e grafica e innovazione sono sempre state il nostro interesse principale.
2. SEO & UX
Quanto è importante la SEO per un professionista? Quali sono gli accorgimenti che dovrebbe avere sul proprio sito web?
- GUIDO BARBACCI: La SEO è importante ma "secondo me" non è quella che fa la differenza!!! Prima della SEO va costruita una reputazione e un'immagine... E non si può pensare di trovare clienti solo ONLINE, io sostengo che non esiste un buon online senza un ottimo offline. Accorgimenti per il sito? Io sono dell'idea che deve essere chiaro semplice e con un linguaggio semplice (non tecnico, io lo chiamo "potabile"). Faccio un esempio: se il mio target di potenziali clienti sono le piccole medie imprese è inutile parlare di UI, UX, CTR o CTA , sono termini che fanno figo ma che allo stesso tempo spaventano il cliente.
Nel sito naturalmente non devono mancare le parole chiave, intese come le parole con cui la gente cerca quel professionista, tornando all'esempio di sopra il target difficilmente cercherà su Google "user interface designer", ma cercherà (probabilmente) "crea un sito web che funziona".
Cosa che non deve mancare sono un portfolio con alcuni lavori (i più fighi), i nomi dei clienti e i numeri che ci raccontano come professionista (siti fatti, ore di formazione erogate, anni di esperienza).
- GUBITOSA PIERFRANCO: La SEO è importantissima, scrivere testi con contenuti di qualità, avere immagini originali e ben indicizzate sono la base per una buona SEO.
- CREATIVESOON: La SEO è in continua evoluzione e necessita di aggiornamenti costanti. Ancora oggi, però, l'accorgimento più importante è arricchire il proprio sito e blog costantemente con contenuti di valore, interessanti e soprattutto originali inserendo le parole chiave più efficaci per il nostro business.
- INTERACTION FARM: Beh, in primis è bene sapere cosa sia la SEO ovvero molto spesso viene interpretata come quasi una formula magica. In realtà è un insieme di attività on-page (cioè attività fatte all'interno del sito come metadati, rich data o dati strutturati, file robots.txt, sitempap, link interni con anchor-text, testi con un corretto dimensionamento e densità della parola chiave, accorgimenti nei tag alt dell'immagine, corretto utilizzo degli headline come h1,h2,h3,h4,h5,h6,p, un design responsitive e comunque che offra un'ottima esperienza da qualsiasi device, velocità di caricamento, etc.) e off-page (come backlinks naturali, sharing, traffico, inserimento della sitemap sulle search console, monitoraggio delle stesse) che se fatte possono migliorare la visibilità rispetto a determinate query o semantiche e possono portare più traffico. Fatta questa dovuta premessa l'importanza della SEO per un professionista dipende da quali siano i suoi obiettivi.
Entrando nel merito le attività di SEO possono portare a fondamentalmente 2 vantaggi:
il primo è quello di essere maggiormente visibile nella SERP (risultati di ricerca naturali) o attraverso link naturali che porta sostanzialmente a maggior traffico organico e il secondo è quello di migliorare le prestazioni e quindi ottimizzare l'investimento pubblicitario sulle campagne di marketing nei motori di ricerca (es. Google Ads rete di ricerca e partner).
A questo aggiungiamo che come detto il mondo web è un mercato libero questo significa che non è necessario avere svolto tutte le attività per ottenere un risultato garantito perché analizzando la concorrenza potremo valutare se realizzare meno attività poichè la nostra concorrenza è lacunosa o svolgere addirittura più attività mettendo in pratica espediente e pratiche white hat SEO per superare la concorrenza. Delineati i vantaggi che possono portare le attività di SEO, adesso diventa fondamentale capire quale siano gli obiettivi di un professionista e soprattutto proporzionare gli sforzi. Entrando nel pratico aumentare il traffico organico sul proprio sito non è detto che sia sempre un bene, perché non è detto che il traffico generato sia qualificato per l'obiettivo prefissato. Quindi rischiamo di produrre maggior traffico ottenendo meno risultati. Per questo motivo è importante aver costruito una strategia ben allineata agli obiettivi e proporzionando gli sforzi.
Se il mio obiettivo primario è avere un ROI (Ritorno sull'investimento) positivo e proporzionato potenzialmente potrei dedicarmi ad avere un buon sito in cui le attività SEO on-page siano fatte bene e creare una campagna (ben curata nella struttura e ben collegata con gli strumenti di monitoraggio e conversione) sui motori di ricerca questo mi permetterà secondo l'algoritmo che sta dietro di ottenere le migliori perfomance al miglior costo ottenendo nuovi potenziali clienti. Il costo può essere ben calibrato e costante ad esempio pari al 3% o 10% o 20% del fatturato generato e quindi essere considerato quasi un compenso per una prestazione di procacciamento d'affari piuttosto che un investimento pubblicitario.
Mentre se in altri casi l'obiettivo e l'awareness e/o l'accreditamento autorevole della propria professionalità e competenza nel settore potrà essere utile avere un blog con contenuti originali ed allineati alle tendenze a cui per essere visibili dovranno essere accompagnate attività SEO proporzionate alla concorrenza per ottenere la giusta audience. Capire quindi le giuste azioni da fare per i propri obiettivi, identificare i giusti KPI a seconda degli obiettivi e scegliere i giusti strumenti per il monitoraggio e l'ottimizzazione di questi è alla base di qualsiasi presenza di successo sul web.
- STUDIO UP: Il SEO può dare una bella spinta al business, a patto di selezionare correttamente le parole chiave commercialmente più utili (non le più belle!) e scrivere dei contenuti interessanti per le persone, ma anche per Google.
Quanto incide l'impatto visivo del sito? Qual è la Call To Action che non deve mancare sul sito? Accorgimenti da prendere in considerazione?
- GUIDO BARBACCI: L'impatto visivo di un sito è importantissimo, è la nostra vetrina, è la prima cosa che viene vista da chi ci trova o ci cerca. Un call to action che non deve mai mancare è quella per i contatti, dove andremo ad indicare tutti i nostri canali di comunicazione. L'accorgimento che va seguito è quello di rimanere coerenti sia con il messaggio che si vuole far passare sia con l'immagine coordinata, ad esempio se il che mi distingue è il blu va utilizzato ovunque. Idem il logo va sempre usato lo stesso su tutti i canali (naturalmente con gli accorgimenti del caso). E soprattutto il logo deve essere professionale, basta con i loghi fatti in casa dal "cugino" per risparmiare!
- GUBITOSA PIERFRANCO: Un sito web deve mostrare subito a prima vista chi sei, cosa fai e spingere immediatamente all'azione con pulsanti di chiamata o di rilascio info tramite form contatti.
- CREATIVESOON: Per un sito web è fondamentale l'impatto visivo, ma soprattutto deve essere semplice ed usabile. La call to action deve avere come unico obiettivo quello di "lead generation".
- INTERACTION FARM: L'impatto visivo di un sito incide insieme ad altri fattori, ad esempio un sito dal visual accattivante, ma con una user experience di bassa qualità non è sicuramente un buon sito. Per cui un sito sicuramente da un punto di vista visual/comunicativo deve distinguersi (quindi diffidate da siti con interfacce standard o siti che vengono fatti "a catena" o siti che "potete farvi da soli") essere autentico della realtà o professionista che rappresenta (è inutile mentire l'utente poi vi conoscerà) e quindi far emergere con empatia i punti di forza che la vostra realtà o il professionista ha. Da un punto di vista tecnico deve avere la corretta attenzione a quelle attività di SEO on-page e la predisposizione ad accogliere tag e strumenti di analisi e monitoraggio (anche perchè senza queste peculiarità un sito non aggiunge nulla rispetto ad una brochure). Fondamentale diventa l'user experience un sito deve avere una logica intuitiva di navigazione offrendo un'esperienza gradevole da qualsiasi device ed infine ogni percorso di navigazione deve essere studiato per essere un "imbuto" (funnel) verso l'azione che è importante che una determinata audience compie. Per essere più chiari la struttura del mio sito, le call-to-action, i contenuti, l'architettura persuasiva deve essere studiata dopo aver studiato la propria audience (scheda personas) cosi da creare percorsi precisi che inducono l'utente (a seconda dei suoi interessi) ad azioni importanti per noi (acquisto, lead, permanenza, etc.). Se un sito non è fatto cosi, lasciatemi dire: "non è un sito!" quindi non aspettatevi nulla.
- STUDIO UP: Il sito deve essere veloce e funzionale, ma contemporaneamente distinguersi dalla massa: questo è ciò che fa decidere l'utente se acquistare o meno, a prescindere da tutte le call to action del mondo.
3. SOCIAL
Come deve essere la presenza sui social? Ogni quanto bisogna pubblicare? Che tipo di contenuti sono consigliati?
GUIDO BARBACCI: La presenza sui social deve rispecchiare il tuo brand, se il tono del brand è scherzoso la presenza deve essere scherzosa. Questo si ricollega a quanto ho detto sopra, ci deve essere coerenza nella comunicazione!!!
Quando pubblicare? Qui vado contro corrente, non c'è una cadenza fissa, va pubblicato qualcosa quando il contenuto trasmette dei valori. È inutile postare tutti i giorni forzatamente un contenuto che poi non ha valore.
I contenuti devono o risolvere un problema al nostro target, devono rispecchiare il suo modo di comunicare in modo che li recepisca.
- GUBITOSA PIERFRANCO: I social sono importanti e bisogna farli fare a specialisti del Social Marketing.
- CREATIVESOON: Non mi fermerei al tono, ogni quanto o cosa pubblicare. L'utilizzo dei social networks deve rispettare l'identità aziendale, portare traffico al proprio sito web, farsi conoscere all’interno di gruppi e forum di discussione, presentare la propria azienda anche con strumenti multimediali, interagire con colleghi e mantenersi aggiornati su eventi e news.
Come il web ha le proprie regole, anche i social network hanno un proprio linguaggio e accorgimenti da conoscere, seguire e rispettare per essere davvero efficaci.
- INTERACTION FARM: Non esiste una formula magica. Il consiglio è quello sicuramente di prestare attenzione alle logiche che ci sono dietro ogni piattaforma social, mantenendo il proprio carattere distintivo del tone of voice (che vi deve contraddistinguere) alle caratteristiche della piattaforma che ha comunque delle sue etichette e specificità. Ricordate l'autenticità è fondamentale quindi non assumete mai comportamenti o atteggiamenti che non sono vostri, ed infine è inutile dire che essere troppo rigidi su Facebook non aiuta, come non aiuta essere troppo scherzosi su linkedin. Utilizzare testi lunghi su Instagram non ha senso perché lo strumento è pensato per offrire contenuti visual e non testi. Questi alcuni esempi proprio per capire quanto sia importante in primis avere una consapevolezza delle logiche stanno dietro ad ogni piattaforma social, in secundis restare sempre autentici adattandosi appunto all'ambiente che andiamo a presidiare.
- STUDIO UP: Per ciascuna realtà c'è una risposta specifica: dipende dal carattere del brand e dal tempo/ budget che si vuole investire in questa attività. Essere presenti in un buon modo è però imprescindibile.