Coronavirus_DPCM_9_Marzo

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Intervista all Avvocato Marcello Albini, iscritto all'Ordine degli Avvocato dal 2004, ci parla del DPCM del 9 Marzo 2020.

1. Come funziona per chi si deve spostare

Ci si può spostare solo per comprovate esigenze, di lavoro e di salute. Tutto il resto è bene evitarlo. Il provvedimento deve essere, infatti, interpretato in maniera restrittiva (non estensiva), ovvero secondo quella che è la sua ratio, limitare gli spostamenti per contenere il contagio, pertanto, è bene evitare tutto il possibile (andare al bar non è necessario, andare al parco con i bimbi neppure è necessario, andare a comprare un vestito nemmeno...).

Andare a fare la spesa è consentito.

Il Governo emanerà provvedimenti che dovranno tutelare tutti i piccoli commercianti che di fatto non possono lavorare (essendo vietati gli spostamenti non imprescindibili), salvo quelli dell'industria alimentare.

Gli spostamenti per lavoro sono consentiti per "comprovate esigenze lavorative", compilando l’autocertificazione sotto la propria penale responsabilità. Qui puoi trovare l'autocertificazione

2. Incentivi per i lavoratori

Intanto, ove possibile, si dovrà ricorrere allo smart working.

Poi i datori di lavoro dovranno promuovere durante il periodo di efficacia del decreto la frizione da parte dei lavoratori dipendenti di periodi di "congedo ordinario" e di "ferie".

Infine, le Regioni stanno siglando accordi per garantire la "cassa integrazione in deroga"a fronte del Corona Virus per tutti i lavoratori che non possono accedere agli ammortizzatori ordinari. Ad esempio in Emilia Romagna per tutte le imprese manifatturiere e di servizi.

3. Cosa succede se non si rispettano le norme del DPCM 09/03/2020

I reati ipotizzati vanno dal "reato di falso" per chi compila autocertificazioni in assenza di documentabili reali esigenze e, comunque, il reato di "Inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità" per chi viola qualsiasi delle disposizioni (con l'arresto fino a 3 mesi).

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