Si è appena concluso il concorso “Bagno da Incubo 2019” organizzato da Instapro e Iperceramica, uno dei punti di riferimento nella vendita di piastrelle e di sanitari ed è una coppia veronese ad aggiudicarsi il premio finale di 6.000 €.
L’obiettivo era semplice: trovare il peggiore bagno d’Italia. Per partecipare, era sufficiente inserire i propri dati, spiegare la situazione e allegare qualche foto a dimostrazione della bruttezza del proprio bagno.
Abbiamo ricevuto un totale di 200 iscrizioni, provenienti da tutte le regioni. Piastrelle dai colori imbarazzanti, impiantistica degna di Alcatraz e soluzioni d’arredo che facevano a pugni con la grazia e la simmetria estetica.
Sono stati più di 15.000 i voti che hanno scremato la concorrenza, portando i 12 peggiori bagni d’Italia alla Finalissima.
Il Country Manager di Instapro per l’Italia, Gianmarco Sessa, ha descritto così la scelta finale della giuria:”Non è stato per niente facile scegliere il vincitore: tutti i finalisti avevano storie incredibili da raccontare! La presenza capillare di Instapro sul territorio italiano, con più di 3.000 professionisti qualificati, e la partnership con Iperceramica ci davano la certezza di poter dare una mano a migliorare il bagno in qualsiasi zona d’Italia con una ristrutturazione eseguita alla perfezione e con materiali di qualità. Alla fine abbiamo deciso di premiare Giulio e Virginia, una giovane coppia piena di impegno e speranze, che ha bisogno di una mano. Un premio al loro sforzo, per una quotidianità migliore e un bagno più bello e sano da mostrare con orgoglio."
I vincitori dei 6.000€ per il bagno più brutto d’Italia
Andiamo a conoscere i vincitori di questo premio speciale. Si tratta di Giulio, addetto mensa nativo di Padova e trasferitosi a Verona per lavoro, e Virginia, studentessa argentina volata a Verona per una borsa di studio. Da qualche anno abitano insieme in un appartamento costruito negli anni ‘50 per fare spazio ai lavoratori del settore ferroviario scaligero. Un appartamento antiquato, da ristrutturare con impegno e idee innovative. A rispondere alle nostre domande, è proprio Giulio, autore del post risultato vincitore in mezzo a un’ agguerritissima concorrenza.

Come hai scoperto “Bagno da Incubo 2019”?Non ho parole, davvero! Considera che abbiamo deciso di partecipare al concorso proprio all’ultimo, quasi per gioco. Mancava meno di 1 settimana alla chiusura delle iscrizioni, quando ho scoperto quest’ occasione. Io e Virginia ne abbiamo parlato e alla fine abbiamo deciso di buttarci.
Raccontaci un po’ del tuo bagno e della tua partecipazione.Banalmente, da una mail promozionale. Avevo già inviato una richiesta a Instapro in passato, proprio per la ristrutturazione di questo appartamento. Stavo cercando professionisti a Verona per avere qualche preventivo e ho trovato il vostro sito. Dopo anni la mia e-mail era ancora nella vostra newsletter e, fortunatamente, quella del concorso ha attirato la mia attenzione.
Lavori nell’ambito delle ristrutturazioni?Ma guarda, alla fine io e Virginia abbiamo deciso di buttarci anche se all’inizio, eravamo un po’ bloccati dalla vergogna. Avevamo un po’ di paura a far vedere a tutti quanti, soprattutto a parenti e amici, le condizioni del nostro bagno. Ma alla fine abbiamo deciso di partecipare: ho raccontato la storia della nostra coppia, dell’acquisto della casa (anzi, in realtà, la casa è tecnicamente della banca visto il mutuo!) e delle difficoltà nella ristrutturazione. Visto che i soldi non erano tantissimi, ho dovuto fare molti lavori io stesso.
In effetti dalle foto, si nota l’impegno… E quello spazio vuoto fra il lavabo e il WC?No, tutt’altro! Faccio l’addetto mensa e per me molti lavori in casa sono stati una scoperta da zero. Ma questo credo che si possa anche vedere dalle soluzioni che ho adottato nel bagno. Ad esempio, visto che lo spazio era poco e invaso dalla vasca, abbiamo deciso di convertirla e renderla più usabile ogni giorno, con un box che non facesse uscire tutta l’acqua. Da qui è nato questo telaio composto da “splendidi” pannelli di chiusura in legno grezzo, policarbonato, silicone e graffette. Il risultato estetico non è il massimo, lo so, ma sono state più che altro le muffe cresciute sul legno a spingerci a cercare soluzioni alternative.
Sembra che i presupposti per vincere il premio “Bagno da Incubo 2019” ci fossero tutti.Quella è l’altra chicca: il bidet minimal. Al momento, per problemi con le tubature, non abbiamo una vera e propria tazza del bidet per l’igiene intima. Abbiamo optato per una soluzione provvisoria: un tubo flessibile collegato all’attacco dell’acqua fredda da usare sul WC. Un ottimo metodo per cominciare la giornata, soprattutto d’inverno, con acqua dalle temperature alpine là dove non batte il sole.
In effetti è così! Dopo la richiesta abbiamo “spammato” la nostra partecipazione a tutti i nostri contatti tramite social e simili. Un altro aspetto positivo, oltre alla vittoria, è stata la possibilità di tornare in contatto con amici e compagni di scuola che non sentivo da tempo. Un modo un po’ strano per riprendere i contatti, ma mi ha fatto comunque molto piacere. Dobbiamo ringraziare anche loro per averci votato e fatto entrare alla finale: quando abbiamo scoperto di essere fra i 12 finalisti abbiamo cominciato a crederci davvero. Alla fine, la grande gioia! Questo premio cambierà davvero in meglio la nostra vita. Non si parla di un mega televisore o dell’ultimo modello di telefono. Ma di un bagno nuovo, più bello e magari con meno muffa.
Si conclude così questo primo concorso. La partecipazione e l’entusiasmo sorprendenti potrebbero portare a rinnovare anche il prossimo anno l’iniziativa o, addirittura all’estensione, a altre stanze da incubo. Rimanete collegati a Instapro e non perdetevi le prossime iniziative!