Professionisti sul web: dalla SEO ai Social - CAP. I

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In questo articolo 5 Web Agency ci parlano di come un professionista dovrebbe stare sul web, dalla struttura del sito alla presenza sui social.

Professionisti sul web: dalla SEO ai Social

I consigli delle web agency

CAPITOLO I

In questo articolo 5 Web Agency ci parlano di come un professionista dovrebbe stare sul web, dalla struttura del sito alla presenza sui social.

Le 5 Web Agency che hanno partecipato all’intervista:

ENRYWEB: artigiani del web.

GLOBE.ST: la web agency specializzata per piccole e medie imprese e professionisti.

ALESSANDRO NICOLI: web agency for your e-commerce.

DSGN: web agency diversa dalle altre - scopri perchè ci distinguiamo dalla massa.

FRUTTI DIGITALI: la squadra che fa centro.

Clicca su ogni domanda per leggere le risposte:

  1. PRESENTAZIONE | 2. SEO & UX | 3. SOCIAL

1. PRESENTAZIONE

Da quanto siete in attività e come mai avete scelto questo settore?

  • ENRYWEB: Sono Enrico Cigna della ENRYWEB Web Agency, dal 2006 operiamo nel settore web con la creazione di siti web, posizionamento sui motori di ricerca, social network e web marketing, settori ormai imprescindibili per qualsiasi attività che vuole avere visibilità e successo.

  • GLOBE.ST: Sono Alessandro Zocca di Globe, web agency di Carpi, Modena, a marzo sono 21 anni che facciamo consulenze per aziende.

  • ALESSANDRO NICOLI: Sono Alessandro Nicoli, consulente di web marketing specializzato nella direzione di progetti di vendita online. Sono il fondatore di hungency, una open web agency che abbraccia liberi professionisti con competenze specifiche per fornire servizi di qualità. Hubgency opera in tutta Italia, Armenia, Libano e Brasile. Sono in attività come libero professionista dal 2014, prima lavoravo come dipendente presso un gruppo commerciale settore Food. Ho scelto questo settore perché internet è stata la mia passione da sempre... Ricordo l'emozione di sentire il rumorino del modem 56k e la grande svolta del primo acquisto online su eBay... avevo un IBM apriva, parliamo di circa 20 anni orsono. Oltre questo aspetto emozionale, nell'azienda vicentina in cui ho operato 10 anni ho visto crescere man mano il sopravvento del web sul commerciale classico, intuivo (certo, non ero l'unico) che il mondo era entrato su un binario nuovo. L'avvento dei social, delle piattaforme ads intuitive mi incuriosivano troppo e il primo lavoro di web marketing da freelance mi diede ragione!

  • DSGN: DSGN® Creative Community è una web agency che sviluppa siti web ed e-commerce unici e di design; promuove online brand e aziende tramite social networks, Google Ads, strategie di SEO, Lead Generation e digital marketing su misura. DSGN è un’agenzia giovane ed in rapida evoluzione, fondata nel 2016 con sede a San Mauro Pascoli (FC). In pochi anni ha ottenuto partnership internazionali di rilievo come quelle con NEXI S.p.A. e Google Inc. ed ha seguito, promuovendoli con successo, oltre 100 clienti in tutta Italia. Fieri di aver scelto questo settore, per la grande dinamicità che lo caratterizza e per la spiccata creatività che ci appartiene che, applicata al web design, ci permette di esprimere al meglio il nostro stile.

  • FRUTTI DIGITALI: Agenzia Frutti Digitali Io che sono il fondatore mi occupo di marketing digitale dal 1998, ho iniziato per passione e per aiutare l'azienda in cui all'epoca lavoravo come analista programmatore.

2. SEO & UX

Quanto è importante la SEO per un professionista? Quali sono gli accorgimenti che dovrebbe avere sul proprio sito web?

  • ENRYWEB: La SEO è fondamentale per una visibilità online, realizzare un sito è solo il primo passo per una visibilità online ma curare le basi del posizionamento organico, lavorare in modo continuo alla visibilità della propria azienda online, accrescere la quantità di contenuti presenti sul proprio sito permette di aumentare la visibilità del sito web stesso e aumentare di conseguenza la facilità di essere trovato online. La creazione di un blog aziendale è sicuramente una delle strategie da utilizzare per imporre le basi di visibilità che il web è in grado di offrire. Ma è lo studio di una strategia completa che permette di ottenere risultati mirati in base anche alle esigenze del cliente.

  • GLOBE.ST: Più il sito web è ricco di informazioni utili per chi lo visita meglio è. Non esistono formule magiche e segrete. Immaginiamo una pagina web. Non fermatevi a cose del tipo: il titolo deve avere un certo numero di caratteri, il testo un certo numero di parole. Abbandonate questo concetto. La domanda è: questo contenuto è utile e interessante per chi visita il sito (potenziale cliente)?

Utilizzate oltre al testo immagini e video.

  • ALESSANDRO NICOLI: La SEO è ovviamente importante, e spero che io stia contribuendo alla scalata della serp di Google grazie a questo articolo :) La SEO non è tutto e addirittura in alcuni casi potrebbe essere un arma a doppio taglio. I contenuti di qualità fanno la differenza, una content strategy ben delineata ci aiuterà a non fare scappare le persone dalle nostre pagine a quelle dei nostri competitor. Per attivare il funnel attraverso la SEO dobbiamo fare molta attenzione a cosa vuole il nostro ipotetico lead...

  • DSGN: La SEO è essenziale ma al tempo stesso essenzialmente sottovalutata. Un professionista con un sito web ottimizzato che rispetti i canoni della SEO ha la possibilità di posizionarsi meglio e più in fretta rispetto alla sua concorrenza. Grazie a contenuti di qualità ed originali, testi target-oriented per il settore del sito web, il rispetto dei tag title e della struttura della pagina e soprattutto un lavoro di produzione di contenuti tramite il blog, è possibile posizionare in maniera efficace un siti web senza il bisogno di investire ulteriore budget in eventuali pubblicità.

  • FRUTTI DIGITALI: La SEO è molto importante e quasi del tutto imprescindibile per ogni genere di attività. Purtroppo in Italia ci sono ancora tantissimi professionisti e medie imprese che non conoscono neanche il significato dell'acronimo. Il minimo indispensabile per avere visibilità organica a mio modesto parere sono: sito seo friendly responsive (fruibile da tutti i dispositivi), contenuti originali divulgati attraverso il blog, un sito veloce, una scheda google my business curata e configurata correttamente.

Quanto incide l'impatto visivo del sito? Qual è la Call To Action che non deve mancare sul sito? Accorgimenti da prendere in considerazione?

  • ENRYWEB: Ogni progetto è un discorso a se stante, non possiamo fornire una chiave magica valida per tutte le attività online, di base i passaggi da effettuare sono sempre quelli ma in base a determinati fattori potrà essere più opportuno inserire una call to action diretta o utilizzare un metodo indiretto lasciando che sia l'utente a DECIDERE di acquistare e non noi a vendere il prodotto stesso. La strategia è importante sul web ed è da valutare caso per caso al fine di utilizzare lo strumento migliore in base alle esigenze del cliente.

  • GLOBE.ST: Un errore frequento che vedo sui siti di clienti che ci chiedono consulenza è che non è chiaro cosa deve fare il visitatore. Noi dobbiamo guidare il visitatore del sito, quindi indicargli un percorso ben chiaro. È fondamentale in pochi secondi far capire cosa facciamo, un'idea differenziante rispetto alla concorrenza e mettere alcuni punti di forza. Determinanti anche le testimonianze di altri clienti.

  • ALESSANDRO NICOLI: Mi riallaccio alla risposta di sopra, la User Experience è gran parte di una landing page che ci aiuta a vendere. Esistono diverse categorie di utenti online e noi non abbiamo formule magiche, non si millantano numeri a caso e modelli perfetti. Ci sono best practices, Certo, Steve Krug sia benedetto, ma bisogna continuare ad analizzare i comportamenti degli utenti. Analizzare almeno una volta a settimana le heatmap delle landing pages per capire come sta andando il nostro lavoro. Spostare su e giù gli elementi è cosa quotidiana. Per quanto riguarda le call to action... non deve mancare a prescindere nessun invito all'azione. Prendere un contatto, anche senza vendere nulla è fondamentale, da qui si comincia un processo di marketing automation, una lead nurturing sulla base dell'azione compiuta... comunque quella che più funziona nelle mie attività è " learn more".

  • DSGN: Per noi, l’impatto visivo ha un determinato peso specifico. DSGN nasce come studio di design, di conseguenza ogni creazione che porta il nostro nome deve essere unica e riconoscibile, caratterizzata da uno stile tipico e funzionale. L’aspetto visivo di un sito web ha una funzione ben precisa: convertire. Quindi, già l’aspetto è una call to action. Tutto ciò che non appesantisce il layout e non de-contestualizza l’esperienza utente è una call to action. Anche la sezione “Storia” di una bottega artigianale a conduzione familiare è una Call to Action, capace di convertire, ispirare e colpire molto di più rispetto ai classici “Contattaci” o “RICHIEDI PREVENTIVO”.

  • FRUTTI DIGITALI: Il layout del sito è importante ma lo è ancora di più la facilità d'uso per gli utenti e l'architettura per la spiderizzazione. Gli elementi principali per una giusta call to action ritengo siano: Numeri di telefono ben in vista e cliccabili, Moduli di contatto semplici e facili da individuare. Per il customer care un pulsante per chiedere un contatto attraverso WhatsApp, fondamentale anche una chat, ritengo che il marketing conversazione con le app di messagistica sono importanti.

3. SOCIAL

Come deve essere la presenza sui social? Ogni quanto bisogna pubblicare? Che tipo di contenuti sono consigliati?

  • ENRYWEB: Anche in questo caso, la presenza sui social potrebbe essere molto spontanea e scherzosa per alcuni tipi di attività e più formale e professionale per altre attività, ma anche in questo caso dipende sempre da quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere, visibilità del brand, vendere un prodotto, cercare le condivisioni, etc etc

  • GLOBE.ST: Sui social i vostri clienti non cercano il prodotto e servizio, stanno guardando i loro amici o informandosi. Quindi dobbiamo attirare la loro attenzione con contenuti originali (foto e video) e continuare a far percepire il nostro posizionamento. Non c'è una regola di ogni quanto pubblicare, 3 volte a settimana può andare bene. L'ideale è avere un giusto mix di lavori eseguiti con clienti soddisfatti, novità, consigli utili e altro.

  • ALESSANDRO NICOLI: La presenza sui social è ovviamente correlata a come ci presentiamo e chi siamo.

La prima cosa è assolutamente essere educati.

Presentare dei case history su LinkedIn non è male, fa bene seguire professionsti su Twitter e a volte, non vi nascondo, attraverso post di vita di tutti i giorni su Instagram ho preso nuovi lavori.

Regole non esistono per quanto riguarda la pubblicazione, ma c'è una certezza: se si vogliono risultati bisogna investire, se si vuole migliorare il nostro canale social (intendo professionisti del web) bisogna sempre testare tutti i nuovi strumenti ads, non c'è modo migliore.

Per quanto riguarda il tipo di contenuto direi sicuramente non un copia incolla dei guru della domenica, più tosto parliamo con enfasi delle novità nel nostro settore. Chi è originale è sempre un passo avanti.

  • DSGN: La presenza sui social deve esserci, sempre. Partendo da questo presupposto fondamentale, ogni settore ha un proprio linguaggio ed un proprio registro in base all’audience da raggiungere. Sicuramente la pagina Facebook di una banca non potrà utilizzare lo stesso tone of voice della pagina Facebook del negozio di animali sotto casa. Anche la frequenza di pubblicazione andrà adattata in base al target da raggiungere, scegliendo la tipologia di piano editoriale più adatta: un ristorante pubblicherà per la maggior parte foto di piatti e particolari del locale, non necessariamente a cadenza programmata e, specialmente nel weekend, più volte al giorno; uno studio di commercialisti prediligerà invece articoli informativi ed incentrerà la strategia sulla divulgazione, l’informazione ed i contenuti, pubblicando per esempio regolarmente tutti i lunedì le notizie di finanza e tutti i mercoledì quelle riferite alle nuove leggi.

  • FRUTTI DIGITALI: Non esiste una regola, la risposta è dipende… tuttavia in linea di massima la comunicazione attraverso i social dovrebbe essere leggera ma non per questo di scarso valore. Anche per la frequenza di pubblicazione non c'è a mio parere una frequenza "ideale" piuttosto meglio una volta la settimana dando valore aggiunto che una al giorno utilizzando contenuti copiati e senza valore.

Cogliamo l'occasione per ringraziare tutte le web agency che hanno partecipato a questa intervista!